Recentemente, l’industria della pesca norvegese è stata colpita da uno scandalo riguardante uno dei suoi prodotti distintivi: il salmone. Sembra che la Pure Norwegian Salmon (PNS), uno dei principali produttori di cui Måsøval ha acquisito il 65% nel 2021, abbia venduto pesce surgelato non adatto al consumo umano.
La pratica, rivelata solo di recente, sembra essersi protratta per un lungo periodo e è stata ammessa dalla stessa Måsøval dopo un’indagine che ha rivelato gravi violazioni delle normative norvegesi sulla vendita di salmone.
In pratica, l’azienda commercializzava salmone congelato realizzato con pesci scartati, destinati allo smaltimento o a ulteriori lavorazioni, una pratica scorretta e potenzialmente pericolosa per i consumatori. Il comunicato di Måsøval afferma che:
“Il pesce venduto includeva pesci che avrebbero dovuto essere scartati o insilati, o pesci classificati per la produzione che dovevano essere elaborati nella lavorazione secondaria prima dell’esportazione.”
Tuttavia, rassicura che:
“L’indagine stima che questo pesce non idoneo al consumo umano rappresenti poco meno dell’1% del volume totale di pesce e circa lo 0,5% delle entrate di PNS negli ultimi tre anni.”
Måsøval ha sospettato delle irregolarità circa quattro mesi fa, ad ottobre 2023, e ha subito intrapreso azioni per verificare la situazione. La vendita di salmone congelato non conforme è stata interrotta, lo stoccaggio congelato è stato sigillato e i prodotti interessati sono stati richiamati. Le autorità competenti, inclusa l’Autorità per la sicurezza alimentare (Mattilsynet), sono state informate dall’inizio di novembre, con comunicazioni costanti durante l’indagine.
Fortunatamente, non ci sono indicazioni che i prodotti illegalmente commercializzati abbiano avuto effetti nocivi sulla salute. Tuttavia, quanto scoperto è molto grave.
Gli esperti incaricati dell’indagine hanno analizzato il salmone congelato venduto e, sebbene nessun campione sia risultato positivo alla Salmonella, la percentuale di campioni con Listeria monocytogenes era superiore alle aspettative. Tuttavia, è rassicurante il fatto che la Listeria sia stata rilevata solo sulla parte esterna dei pesci, senza impatto sulla salute dei consumatori.
Le vendite di salmone non idoneo al consumo umano hanno coinvolto principalmente l’Europa dell’Est, con circa 20 clienti coinvolti. Sorprendentemente, l’indagine ha suggerito che queste aziende fossero consapevoli delle categorie di salmone acquistate, sollevando interrogativi sul coinvolgimento di ulteriori responsabili.
Lo scandalo evidenzia problemi di trasparenza e supervisione nell’industria ittica norvegese, sottolineando la necessità di rafforzare i controlli e gli standard di qualità.