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Roma, accoltellato 19enne alla fermata metro Lucio Sestio: è grave

Un nuovo, allarmante episodio di violenza urbana ha scosso la capitale. Nella notte tra sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2025, un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato nei pressi della fermata metro Lucio Sestio, nel quartiere Don Bosco a Roma. L’aggressione è avvenuta intorno alla mezzanotte mentre il giovane si trovava in compagnia della fidanzata.

Il ragazzo è stato colpito all’addome con un fendente violento che ha reso necessario un intervento immediato del 118. I sanitari, giunti rapidamente sul posto, lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso. Le sue condizioni sono serie, ma al momento non sono state fornite ulteriori informazioni ufficiali sul suo stato clinico.

Una violenza improvvisa e senza apparente movente

Secondo le prime testimonianze raccolte dalla polizia, l’aggressione sarebbe avvenuta senza un motivo chiaro. A riferirlo è stata la fidanzata della vittima, unica testimone diretta dell’accaduto. La giovane avrebbe raccontato agli investigatori che il gruppo di aggressori era composto da alcuni ragazzi che lei riconosce solo vagamente, forse per averli visti altre volte in zona. Nessuna lite precedente, nessuna provocazione: la coltellata sarebbe stata sferrata improvvisamente, senza un apparente motivo.

Un’aggressione dunque che assume contorni inquietanti, per la sua gratuità e per la modalità con cui è stata messa in atto.

Indagini in corso: si cerca il branco

La polizia ha immediatamente avviato le indagini per individuare gli autori dell’aggressione. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile e della scientifica, che hanno effettuato i rilievi e raccolto le prime testimonianze. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, nella speranza di ottenere elementi utili per identificare i responsabili.

Si cerca un gruppo di ragazzi, forse giovanissimi, che avrebbero agito con estrema rapidità e determinazione, fuggendo subito dopo l’attacco.

Una città che convive con la violenza giovanile

L’accoltellamento della scorsa notte non è un caso isolato. Roma, negli ultimi mesi, è stata teatro di numerosi episodi di violenza che vedono coinvolti adolescenti e giovani adulti. Solo poche settimane fa, un 14enne era stato ferito in una rissa al Pigneto. In un altro episodio, un ragazzo era stato accoltellato su un treno della linea Roma-Cassino.

Questi eventi, sempre più frequenti, mettono in evidenza una situazione di emergenza sociale che coinvolge il tessuto giovanile della città. Le ragioni possono essere molteplici: disagio, marginalità, mancanza di presidi educativi, dinamiche di gruppo legate ai social e al bisogno di appartenenza.

Appello alla sicurezza e alla prevenzione

Il quartiere Don Bosco, dove si è verificata l’aggressione, è una delle aree più densamente popolate del quadrante sud-est di Roma. La comunità locale chiede da tempo maggiori controlli, più illuminazione e la presenza costante delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore notturne e nei pressi delle fermate della metro.

L’episodio riaccende dunque i riflettori sulla questione della sicurezza urbana e sulla necessità di un intervento strutturato e coordinato tra istituzioni, scuole, famiglie e servizi sociali. La violenza giovanile, sempre più visibile e imprevedibile, rappresenta una ferita aperta nel cuore della città.

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