BigMama, il cancro, gli abusi e celebra l’amore con Ludovica: “In passato ho tenuto nascosta la mia sessualità”

Marianna Mammone, nota come BigMama nell’ambiente musicale, ha solo 24 anni. Nonostante la giovane età, ha vissuto una serie di esperienze difficili: ha combattuto contro un tumore, è stata vittima di un’aggressione sessuale all’età di 16 anni e ha affrontato il bullismo.

Ora, dopo aver partecipato al Festival di Sanremo 2024 con il brano autobiografico “La rabbia non ti basta”, la cantante campana di 24 anni, ospite a Domenica In, ha rivisitato i suoi dolori passati e raccontato la sua nuova vita piena di felicità. Contribuendo a questa nuova vita c’è anche la sua compagna Maria Ludovica Lazzerini, autrice del brano sanremese “La rabbia non ti basta”. “Amo la mia partner, Ludovica,” ha dichiarato BigMama a Mara Venier.

Ha poi aggiunto: “In passato nascondevo la mia sessualità, ma lei mi ha aiutato a superare questo ostacolo, mostrandomi che posso amare chiunque desideri e ricevere amore in cambio. Ci siamo conosciute a una festa, e lì è avvenuto il nostro primo bacio. Siamo insieme da due anni. Prima di incontrare Ludovica, pensavo di non meritare l’amore.”

Durante la sua ospitata a Domenica In, la cantante ha parlato anche del suo discorso all’ONU lo scorso febbraio, tenuto di fronte a centinaia di studenti, contro il bullismo. “Quando mi hanno invitata, la mia prima reazione è stata: finalmente visiterò New York. Poi ho realizzato di avere una grande responsabilità: parlare davanti a tanti giovani e condividere la mia esperienza.

La risposta è stata incredibile.” Marianna conosce bene la crudeltà del bullismo. Da adolescente è stata vittima di violenze e insulti a causa del suo peso considerato eccessivo dalla società. “Ho scritto la mia prima canzone a 13 anni, dopo che alcuni ragazzi mi hanno lanciato delle pietre per il mio aspetto fisico,” aveva raccontato prima della sua partecipazione a Sanremo 2024. Ha poi aggiunto che, dopo tante sofferenze, considerava il palco dell’Ariston la sua “rivincita”.

Dopo quella “rivincita”, ne arriva un’altra: Marianna sarà la conduttrice del concerto del Primo Maggio a Roma, “dove tutto è cominciato”. Un anno fa, davanti a 300.000 persone riunite a Piazza San Giovanni, la cantante è salita sul palco con un vestito aderente color carne e ha dichiarato: “Mi chiamavano ‘cicciona’, mi dicevano che ero disgustosa, ma ora guardatemi: sono fantastica!”

Marianna, parlando con Mara Venier, ha anche ricordato la sua battaglia contro un cancro al sangue diagnosticatole quando aveva appena 20 anni.

“Ho affrontato numerosi cicli di chemioterapia. Avevo paura che il mio corpo sarebbe cambiato, che avrei perso i capelli, ma ho capito che era importante rimanere forte e salda. Non ho mai pensato alla morte, ma al mio futuro. Dovevo guarire perché volevo tornare a fare musica. Non mi considero un’eroina; sono solo una persona per cui il cancro è stata solo una parentesi nella vita. La malattia mi ha insegnato a pensare a me stessa e a mettermi al primo posto.”

Marianna ha sconfitto il cancro e molto altro.

Da vittima di bullismo è diventata un’icona della positività corporea e della lotta contro i pregiudizi e gli stereotipi. Oggi ha una vita ricca di successi sia nella carriera musicale (è pronta a pubblicare un libro dal titolo “Cento occhi”, come il suo ultimo singolo) che nella vita sentimentale. La vita, che in passato le ha riservato molte sfide, le offre finalmente le sue rivincite: “Voglio tornare ad essere al centro dell’attenzione, cosa che mi è stata negata da piccola.”

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