Ultimo e Jacqueline: “Ci siamo innamorati senza esserci mai baciati”

Ultimo, dagli inizi difficili al grande successo; la storia d’amore di Ultimo con Jacqueline: il cantante si racconta al Corriere della Sera.

Un’intervista che si è protratta per più di due ore: “Sono stata scartata da tre diversi talent show. Due volte ho partecipato a X Factor e due volte a Sanremo Giovani e non mi hanno mai scelto. Molti bravi artisti non hanno la possibilità di sfondare… è tutta questione di fortuna”.

Non si comporta come se fosse migliore degli altri, ma si rende conto che la sua fortuna gli ha dato vantaggi che altri non hanno.

“Ho sempre vissuto con questa doppia condizione e continuo a imparare da entrambi i lati. Tra i miei amici ci sono ancora le persone che ho conosciuto nel parco”.

La musica ha fatto parte della sua infanzia: “Mio padre Sandro mi spingeva verso un percorso più protetto, ma mia madre Anna mi ha sempre incoraggiato. Lei è una sorcina persa: ascoltavamo Renato Zero tutto il giorno! C’è una frase che mi è rimasta impressa: sana ingenuità”.

Poi l’incontro con Renato Zero:Quando lo zio Ciro ha avuto un grave problema di salute, Renato gli è stato vicino pur non conoscendo mio zio: è andato a trovarlo in ospedale, ha chiamato a casa nostra per sapere come stava Ciro.

“Così una volta, quando ho provato ad andare a Sanremo Giovani, Ho fatto chiedere a Renato se voleva sentire la canzone. Mi mandò un bellissimo sms: “Non posso influenzare la commissione, ma anche se potessi – e non lo farei”.

È come quando vedi in vetrina un vestito bellissimo, e lo vuoi a tutti i costi. Con il tempo troverai le risposte”. Non era banale che un grande come lui si occupasse di un pischello come me. Poi con Renato sono salito sul palco. Mi ha presentato così: ‘Il mio nipotino gode della stessa umiltà dello zio’”.

Infine, Ultimo ha parlato della sua storia d’amore con Jacqueline Luna Di Giacomo. Heather Parisi è la madre della Di Giacomo.

Il primo incontro è stato a Trastevere: Ho visto la foto di una giacca da lei disegnata con una toppa a forma di chitarra e le ho scritto: “Vuoi essere la mia chitarrista al prossimo tour?”.

Ci siamo dati appuntamento… Sono arrivato con uno zainetto e quattro birre. Abbiamo parlato tutta la sera, era tanto che non passavo una sera normale”. E poi spiega: “Ci eravamo innamorati senza esserci mai baciati. Lei ha una naturalezza, una solarità, un modo di essere invisibile alla maggior parte delle persone. Volevo capire cosa ci fosse dietro di lei, così appena è stato possibile l’ho raggiunta in America”