L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che le sigarette elettroniche sono inefficaci nel processo di smettere di fumare e possono avere effetti dannosi sulla salute.
L’OMS ha lanciato un severo avvertimento sull’uso delle e-cig, comunemente conosciute come “svapo”, e ha criticato esplicitamente l’industria del tabacco, accusandola di lucrare sulla compromissione della salute delle persone.
Allarme dell’Oms
In un comunicato emesso il 14 dicembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso un chiaro allarme riguardo alle sigarette elettroniche, citando l’aumento costante di studi che evidenziano “preoccupanti prove sugli impatti negativi sulla salute della popolazione”.
L’organizzazione delle Nazioni Unite si è particolarmente preoccupata dell’ampia disponibilità sul mercato in numerosi Paesi, che ha portato a una promozione aggressiva, specialmente tra i giovani, senza nemmeno garantire protezione ai più piccoli.
Le sigarette elettroniche sono vietate solo in 34 Paesi, mentre in 88 non è stata stabilita un’età minima per l’acquisto e in 74 non esistono restrizioni.
Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha affermato: “I bambini sono esposti e attratti sin dalla giovane età all’uso delle sigarette elettroniche e potrebbero sviluppare dipendenza dalla nicotina. Sollecito i Paesi ad adottare misure rigorose per prevenirne l’uso e proteggere i propri cittadini, in particolare i bambini e i giovani”.
Le sigarette elettroniche contenenti nicotina “creano una dipendenza intensa e comportano rischi per la salute”. Anche se gli effetti a lungo termine non sono completamente compresi, è stato dimostrato che producono sostanze tossiche, alcune delle quali sono associate al cancro e ad aumentati rischi di malattie cardiache e polmonari.
Inoltre, possono influenzare lo sviluppo cerebrale e causare problemi di apprendimento nei giovani. L’esposizione fetale a questi dispositivi durante la gravidanza può avere effetti negativi sullo sviluppo del feto nelle donne in gravidanza.
Ricerche
Un’indagine condotta nel 2018 dall’Università del Minnesota ha evidenziato che i vapori emessi dalle sigarette elettroniche contengono tre sostanze tossiche che possono aumentare il rischio di sviluppare tumori. Sostanze chimiche come formaldeide, acroleina e metilgliossale possono formare legami covalenti con il DNA, innescando potenziali mutazioni cancerogene nelle cellule della cavità orale.
Un altro studio condotto dai ricercatori dell’Università di New York ha evidenziato un maggiore rischio di infiammazione delle vie respiratorie superiori, nonché un’associazione con il rischio di cancro al naso, alla gola e ai seni paranasali correlato alle sigarette elettroniche.
Secondo il Karolinska Institute di Stoccolma, questi dispositivi causano un aumento immediato del 23% dei coaguli di sangue e influenzano l’elasticità dei vasi sanguigni, accelerando la frequenza cardiaca e aumentando la pressione sanguigna. Queste condizioni, nel lungo termine, possono incrementare le probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari, simili a quelle associate al fumo tradizionale, come ictus e infarto.
Durissimo l’attacco dell’Oms contro l’industria del tabacco
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un duro attacco contro l’industria del tabacco, accusandola di utilizzare le sigarette elettroniche come un mezzo per ottenere favoreggiamento nei negoziati con i governi al fine di influenzare le politiche sanitarie.
Secondo l’OMS, le grandi aziende del tabacco stanno finanziando e promuovendo informazioni fuorvianti per sostenere che questi prodotti riducano i danni, mentre contemporaneamente promuovono pesantemente le e-cig tra i bambini e i non fumatori, continuando a vendere miliardi di sigarette tradizionali.
Si rende necessaria un’azione rapida e decisa per regolamentare le sigarette elettroniche e proteggere soprattutto i giovani, che vengono attratti da un’ampia varietà di sapori, pubblicità sui social media e influencer.