Scoperta inquietante: Acrilammide e glifosato trovati nelle patatine vegetali

Le chips vegetali, derivanti da ceci, lenticchie, barbabietole o carote, vengono spesso lodate come un’alternativa salutare e a basso contenuto di grassi rispetto alle classiche patatine fritte. Ma quali sono i loro reali contenuti? Recentemente, la rivista svizzera K-Tipp ha condotto un nuovo test su questi prodotti.

Risultati analisi

Per l’analisi, sono state prelevate 11 varietà di chips vegetali dai supermercati e discount più noti in Svizzera, e sottoposte a rigorosi test da parte di esperti di laboratorio. L’analisi si è concentrata sul contenuto di grassi, acrilammide, pesticidi e tossine da muffe. Per un confronto significativo, sono state incluse anche le classiche patatine alla paprika.

Quali sono stati i risultati? Sebbene la maggior parte delle chips vegetali testate contenesse meno grassi rispetto alle tradizionali patatine fritte, alcuni prodotti hanno mostrato contaminazioni problematiche.

Le patatine a base di fagioli, lenticchie e ceci, soprattutto quelle dei marchi Snack Day e Layenberger (entrambe acquistate da Lidl), hanno mostrato contenuti di grassi inferiori a 15 grammi per 100 grammi di prodotto.

Al contrario, le “Patatine Veg” di Tyrrells, composte principalmente da pastinaca, carote e barbabietola rossa, presentavano un contenuto di grassi notevolmente più elevato (35 grammi per 100 grammi di prodotto). Questo supera il limite di grassi consigliato, valutato da K-Tipp, di 25 grammi, avvicinandosi alla metà della quantità massima raccomandata di grassi al giorno per una singola porzione di patatine.

L’aspetto più critico riguarda la presenza di acrilammide, una sostanza cancerogena che si forma durante il riscaldamento di alimenti amidacei come le patate. L’acrilammide è stata rilevata in quasi tutti i prodotti testati, con poche eccezioni come le “Eat Real Hummus Chips Tomato & Basil” e altre quattro varianti.

Attualmente, non esiste un limite stabilito per l’acrilammide nelle chips vegetali, a differenza delle patatine fritte, che hanno un limite di 750 microgrammi per chilo.

Inoltre, cinque prodotti mostravano tracce di glifosato e altri residui di pesticidi dannosi per l’ambiente.

In conclusione, la classifica delle chips vegetali straniere non è rilevante quanto il comprendere i loro contenuti. Quando possibile, è preferibile preparare in casa le nostre chips di verdure.

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