Operazione Antiterrorismo a Milano: Due Arresti, allarme In Italia

Nella mattinata di martedì 17 ottobre 2023, la città di Milano è stata teatro di un’importante operazione antiterrorismo condotta dalla Polizia in coordinamento con la Procura locale. L’inchiesta, in corso da mesi, ha focalizzato l’attenzione su possibili cellule a rischio all’interno del territorio.

L’azione è scattata all’indomani della tragica serata vissuta a Bruxelles, dimostrando la determinazione delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza della città. In seguito al blitz, sono stati effettuati due arresti.

Le persone coinvolte sono un cittadino egiziano e un individuo di nazionalità italiana, naturalizzato e di origini egiziane. Secondo fonti della polizia, entrambi sono accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’indagine prosegue per individuare eventuali legami con altre reti o individui coinvolti.

Nell’ambito delle recenti indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Milano, coadiuvata dalla Digos e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni, è stata avviata un’azione mirata alle prime ore del mattino di martedì 17 ottobre 2023.

Prima dell’operazione, il Palazzo di Giustizia di Milano ha ospitato un vertice il lunedì 16 ottobre, al quale hanno partecipato sei magistrati del pool antiterrorismo. La riunione, protrattasi per diverse ore, aveva l’obiettivo di condurre una “ricognizione generale” sul territorio milanese, data la situazione “delicata” nel contesto internazionale.

Il procuratore Marcello Viola ha guidato il summit, affiancato dai vertici milanesi della Digos, del Ros e del Nucleo investigativo dei carabinieri, del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf.

Luoghi sensibili a Milano, come sedi consolari e istituzioni religiose, ma anche centri di aggregazione, musei e poli economici, rimangono sotto stretta osservazione. Particolare attenzione è dedicata al controllo della sinagoga di via Guastalla e delle strade circostanti.

Solo pochi giorni fa, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva lanciato l’allarme riguardo alle possibili infiltrazioni terroristiche in Italia, in seguito a quanto accaduto al liceo Arras in Francia.

Pur negando “evidenze concrete ed immediate” di una minaccia terroristica in Italia, Piantedosi aveva sottolineato l’importanza di mantenere un elevato grado di vigilanza. Il ministro ha espresso massima fiducia nel “sistema di intelligence” utilizzato dalle forze di polizia nazionali, sottolineando l’efficacia di un “sistema di prevenzione molto affidabile”.