Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì: le versioni contrastanti sulla lite furibonda

Dopo l’incidente al ristorante ‘Insalata Ricca’ di Roma il 17 giugno, le versioni contrastanti di Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì hanno alimentato un acceso dibattito mediatico. Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, entrambi i genitori di Jacopo e Anna hanno presentato denunce presso i Carabinieri Aventino, evidenziando due narrazioni divergenti dei fatti.

Secondo la versione di Micaela Ramazzotti, la serata si è trasformata in un confronto spiacevole quando ha incrociato Paolo Virzì con la loro figlia Ottavia e il loro figlio più piccolo. Ramazzotti sostiene di essere stata oggetto di insulti e minacce da parte di Virzì, culminati in un momento di tensione durante il quale ha afferrato il telefono della figlia di Virzì e l’ha lasciato cadere a terra per interrompere la situazione.

D’altro canto, Paolo Virzì ha raccontato un’esperienza diversa agli inquirenti, descrivendo di essere stato attirato dagli insulti di Ramazzotti mentre passeggiava con i suoi figli in cerca di un ristorante. Secondo Virzì, il compagno di Ramazzotti avrebbe avuto un comportamento aggressivo nei suoi confronti, complicando il tentativo di salutare sua figlia.

Entrambe le parti hanno confermato l’esistenza di un video registrato dalla figlia maggiore di Virzì, utilizzato per documentare l’incidente. Entrambi hanno anche riportato lesioni e sono stati refertati con cinque giorni di prognosi per escoriazioni lievi.

L’incidente ha provocato un’informativa dei Carabinieri alla procura, la quale ora valuterà le possibili implicazioni legali dei fatti. La richiesta di Paolo Virzì di attivare il codice rosso, atto a tutelare le vittime di violenze familiari e stalking, aggiunge un ulteriore elemento di complessità a questa vicenda, ora nelle mani delle autorità giudiziarie per un’ulteriore valutazione.