Melagrana: proprietà nutrizionali, uso nella dieta

La melagrana si presta alla maggior parte dei regimi alimentari. In porzioni e con frequenza adeguate, chiunque può inserirla nella dieta, con poche eccezioni legate all’ambito patologico. Più in particolare, la melagrana ed il succo, l’estratto o la spremuta, andrebbero limitati nella terapia nutrizionale contro l’obesità, il diabete mellito tipo 2 e l’ipertrigliceridemia.

D’altro canto, la concentrazione di polifenoli e vitamine antiossidanti può contribuire ad ostacolare lo stress ossidativo, aspetto determinante nella terapia nutrizionale contro vari dismetabolismi, ad esempio l’ipercolesterolemia, le complicazioni del diabete mellito tipo 2 e non solo.

L’abbondanza di fibre partecipa al raggiungimento della razione raccomandata giornaliera, essenziale per:

  • Prevenzione e cura della stipsi – la stitichezza è correlata ad un maggior rischio di insorgenza di: emorroidi, ragadi anali, prolasso anale, diverticolosi, diverticolite e tumore all’intestino crasso
  • Modulazione dell’assorbimento intestinale – riduzione dell’assorbimento dei grassi, rallentamento della captazione degli zuccheri
  • Miglioramento del senso di pienezza gastrica – anche se non bisogna dimenticare che il fruttosio, zucchero prevalente nella melagrana, rappresenta il glucide meno efficacie nello stimolo metabolico di sazietà
  • Prebiosi: nutrizione della flora batterica intestinale.

La melagrana è priva di controindicazioni nella celiachia, nell’intolleranza al lattosio ed all’istamina; non ha effetto istaminoliberatore. Anche non apportando purine in abbondanza, contenendo molto fruttosio, in caso di iperuricemia è consigliabile non eccedere con la frutta dolce – l’eccesso di questo nutriente può ostacolare lo smaltimento dell’acido urico con le urine. Si presta anche alla terapia nutrizionale contro la fenilchetonuria.

Ricca di acqua e potassio – minerale alcalinizzante coinvolto nell’eccitabilità muscolare, con funzione di modulazione sulla pressione sanguigna – la melagrana è consigliata nella dieta di chi deve mantenere l’equilibrio idrosalino – soprattutto compromesso, ad esempio in caso di sudorazione da temperature elevate o attività motoria, o in terza età, quando lo stimolo della sete perde di efficacia.

La vitamina C (acido ascorbico) è un potente antiossidante, risulta necessaria anche per la sintesi di collagene e viene coinvolta nel mantenimento della funzionalità del sistema immunitario. I carotenoidi sono altri potenti antiossidanti; inoltre, la provitamina A svolge il ruolo di precursore vitaminico del retinolo stesso (vit A), necessario alla funzione visiva, riproduttiva, per il differenziamento cellulare e non solo.

Dieta delle melagrana

Le melagrane si prestano a tutte le diete vegetariane e vegane, e a tutti i regimi alimentari religiosi. La porzione media è di 100-200 g di parte commestibile.

Questo frutto infatti è adatto per l’eliminazione di scorie e tossine dall’organismo. Nello specifico, il suo effetto diuretico e drenante è dovuto all’alto contenuto di potassio. Favorisce un miglioramento della circolazione e un’accelerazione del metabolismo, ma anche una riduzione degli accumuli adiposi da punti critici come cosce e glutei.

La sua azione sulla riduzione del grasso è comprovata, ed è possibile grazie al contenuto di antociani, tannini e antiossidanti. Se consumato tutti i giorni, il succo di melagrana aiuta a controllare il peso corporeo e a bruciare calorie extra. Non solo: l’alto contenuto di fibre favorisce il senso di sazietà dopo la sua assunzione.