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Jane Alexander: “Spero sia cancro”, la frase choc

Jane Alexander: “Spero sia cancro”, la frase shock alla sorella e il peso del rimorso

Durante l’intervista a Verissimo, Silvia Toffanin ha dato spazio a Jane Alexander, autrice di un nuovo libro sulla sua vita. La protagonista ha toccato temi delicati come la malattia del padre e la sua scomparsa a causa di un tumore. Inoltre, ha raccontato la sua carriera e ha affrontato il tragico evento della morte della sorella. La Alexander ha spiegato che la sua sorella era caduta vittima di una pericolosa setta che l’aveva convinta a non curarsi malgrado la malattia, credendo che gli alieni sarebbero intervenuti per guarirla. Nonostante avesse pensato di infiltrarsi nella setta per denunciarla dopo la morte della sorella, la sua volontà è stata fermata.

Il suo libro, intitolato semplicemente “Jane”, è stato pubblicato il 5 dicembre 2024 ed è un’autobiografia dal sapore agrodolce. Durante l’intervista, l’attrice ha condiviso con il pubblico alcuni dei momenti più significativi della sua vita, parlando delle tragedie familiari che l’hanno segnata profondamente, tra cui la morte del padre e della sorella, entrambe a causa del cancro.

Il dramma familiare di Jane Alexander: il rapporto con la sorella e le parole che ancora la tormentano

Durante l’intervista con Silvia Toffanin, Jane ha raccontato la sua esperienza da autrice e il percorso che l’ha portata a scrivere il suo libro. Jane non è solo una narrazione dei suoi successi professionali, ma un racconto intenso e commovente che esplora anche le difficoltà e i momenti di grande sofferenza che ha dovuto affrontare. Tra i passaggi più toccanti letti in diretta, uno ha particolarmente colpito il pubblico: si tratta di un episodio legato alla morte della sorella di Jane, che è scomparsa poco dopo la morte del loro padre. La sorella di Jane, infatti, era coinvolta in una setta che, secondo la sua testimonianza, l’avrebbe manipolata, facendole credere che fosse possibile guarire grazie all’aiuto degli “alieni”.

Tra le parole lette dal libro, una in particolare ha lasciato tutti senza fiato:

“Poco dopo che morì nostro padre, mia sorella mi spiegò che aveva fatto un controllo al seno e le avevano trovato un nodulo. Non sapevo che dire. Lei mi dice che non sarà nulla, di non preoccuparmi e di non dire niente a nessuno. Lei continua a frequentare questi gruppi di ascolto, riunioni in cui si parla di come affrontare la vita e, senza motivi validi, litiga con tutti, con gli amici, con me, con mia madre. Non ci parliamo per quasi due anni, sono arrabbiata. Un giorno, mia madre mi dice che mia sorella sta male, pare abbia un problema ai polmoni, rispondo con la cosa più brutta che posso dire: “Spero sia cancro”. Passano i giorni e lei peggiora: è cancro, e mi cade il mondo addosso. È colpa mia. Vado a trovarla e c’era la figura appartenente a quella setta che le aveva imposto di non vederci più e che l’aveva convinta che sarebbe stata salvata dagli alieni.”

Il dolore di un senso di colpa che non si placa

Nel libro, Jane Alexander rivela anche la profonda sofferenza legata al suo rapporto con la sorella. L’attrice ha raccontato che l’ultima volta che ha visto sua sorella è stato il 29 marzo 2007, giorno che segna l’addio definitivo, poiché poco dopo la sorella è morta. Jane era furiosa con lei per essere stata manipolata dalla setta, e ha cercato di indagare sulla sua influenza. Tuttavia, il peso del senso di colpa l’ha perseguitata:

“Io non mi sono ancora perdonata e non penso mi perdonerò mai. Se io forse avessi detto a qualcuno che lei aveva fatto quella biopsia, forse mia sorella sarebbe ancora con noi. Magari l’avrebbero costretta. C’è sempre quel forse e a me pesa moltissimo. Se n’è andata a 42 anni. Lei mi aveva mentito dicendomi che non aveva nulla, abbiamo anche festeggiato. Questo è stato forse il capitolo del libro più difficile da scrivere.”

Un racconto di dolore e speranza: il nuovo inizio di Jane Alexander come scrittrice

Jane, il libro che l’attrice ha scritto, non è solo una riflessione sul dolore, ma anche un viaggio di auto-rivelazione. Jane Alexander ha voluto condividere con il pubblico non solo i suoi ricordi più dolorosi, ma anche la forza che ha trovato nel superare il lutto e le difficoltà. La sua esperienza da scrittrice è un nuovo capitolo nella sua vita, che dimostra come anche dalle tragedie possano nascere opportunità di crescita e di trasformazione personale. Nonostante il peso del passato, l’autobiografia di Jane rappresenta anche una testimonianza di resilienza e speranza.

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