Jannik Sinner è approdato in finale agli Internazionali BNL d’Italia dopo una semifinale al cardiopalma contro l’americano Tommy Paul. L’incontro, che inizialmente sembrava una formalità per il campione italiano, si è trasformato in un vero e proprio incubo sportivo, con momenti di crisi fisica, suspense psicologica e una rimonta che ha messo alla prova nervi e cuore dei tifosi. Alla fine, però, la freddezza e la determinazione del numero uno italiano hanno avuto la meglio.
La partita, attesa con entusiasmo da migliaia di spettatori accorsi al Foro Italico, ha smentito ogni previsione. Dopo aver dominato nei quarti di finale con un perentorio 6-0 6-1 contro Casper Ruud, in molti immaginavano che anche Tommy Paul potesse essere spazzato via con la stessa facilità. Invece, fin dai primi scambi si è compreso che sarebbe stata tutta un’altra storia.
Un inizio da incubo per Sinner: Paul domina il primo set
Fin dai primi minuti, Jannik Sinner è apparso visibilmente teso, quasi rallentato nei movimenti, sudato come se stesse giocando sotto il sole cocente di mezzogiorno, nonostante fossero le 21 e l’atmosfera serale fosse fresca e umida. Il romano Foro Italico è rimasto presto muto, col pubblico incredulo di fronte al 6-1 inflitto da Paul nel primo set.
Tommy Paul, ben acclimatato alla città di Roma e da anni sostenitore della Lazio, ha sfoderato un tennis aggressivo, incisivo, approfittando di ogni esitazione dell’italiano. L’americano ha dato prova di grande maturità tattica e ha mostrato una serenità rara, alimentata dal suo legame affettivo con la capitale italiana e la sua atmosfera.
La reazione di Sinner: cuore, tecnica e freddezza
Nel secondo set è emersa l’essenza del campione. Sinner ha raccolto le energie residue e ha trasformato la frustrazione in determinazione. Servizio più incisivo, colpi profondi e precisi, rovesci lungolinea e dritti sopra i 160 km/h. In soli 30 minuti ha restituito il 6-0 a Tommy Paul, ristabilendo equilibrio nel match e ridando fiducia al pubblico italiano.
Questa straordinaria reazione ha cambiato completamente l’inerzia della partita. Mentre Paul iniziava a sentire la pressione di una possibile vittoria storica, Sinner ritrovava fiducia e fluidità nel gioco.
Terzo set: tensione, dolore e coraggio
Il terzo set è stato un’altalena di emozioni. Sinner ha cominciato a zoppicare, si è toccato il flessore della coscia destra e ha mostrato evidenti segnali di disagio fisico. A Sky Sport hanno persino mostrato un ingrandimento della vescica formatasi sul piede del tennista altoatesino. Tuttavia, Sinner non si è arreso. Ha stretto i denti e, pur compromesso fisicamente, ha lottato su ogni punto, difendendo ogni palla come se fosse l’ultima.
Il break subito a metà set sembrava potesse segnare la fine della corsa, ma la forza mentale di Jannik ha prevalso. Paul, nervoso e sotto pressione, ha cominciato a sbagliare, e il tifo del Centrale ha trascinato il campione italiano fino alla vittoria.
Una finale storica a Roma: l’Italia del tennis sogna
Con questa vittoria sofferta, Sinner approda alla finale degli Internazionali d’Italia, diventando il primo tennista italiano a riuscirci dopo 47 anni. Il suo avversario sarà Carlos Alcaraz, per una finale già definita “epica” dagli addetti ai lavori. Il pubblico italiano potrà vivere un sogno domenica, con la speranza che questa volta il trofeo possa restare in casa.