Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, continua a generare interrogativi inquietanti e nuove piste investigative. Dopo anni di silenzio e sentenze controverse, emergono dettagli inediti che potrebbero riscrivere ancora una volta la narrazione ufficiale. Un testimone intervistato dalla storica trasmissione “Chi l’ha visto?” ha lanciato una nuova, clamorosa ipotesi: Chiara avrebbe scoperto un presunto giro di abusi sessuali collegati al Santuario della Madonna della Bozzola, un luogo di culto situato a pochi chilometri da Garlasco. Secondo questa fonte, la ragazza avrebbe voluto denunciare il tutto, ma potrebbe aver pagato con la vita il suo desiderio di verità.
La rivelazione a Mattino 5 News: Sempio visto più volte al Santuario
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è un’altra testimonianza, emersa stavolta durante una puntata del programma Mattino 5 News. Un uomo, che si è dichiarato frequentatore abituale del Santuario, ha raccontato di aver visto in più occasioni Andrea Sempio, l’amico di Chiara Poggi in passato indagato ma mai formalmente accusato del delitto, aggirarsi nella zona sacra. La particolarità di questa dichiarazione è che Sempio ha sempre negato di aver mai messo piede in quel luogo.
Il testimone, che si è esposto pubblicamente, ha riferito: “Io ho questo ricordo… Di Andrea sì, di Chiara solo di sfuggita. Sempio l’ho visto più volte, anche in compagnia. Ma io non sono mai stato a curiosare, non so cosa facessero. Qui si viene per pregare, per seguire le funzioni religiose. L’ho visto anche dopo il 2007, in quegli anni.”
Una dichiarazione che, se confermata, metterebbe in discussione la versione dei fatti sostenuta fino ad ora da Sempio e potrebbe costituire un nuovo elemento utile all’indagine.
La reazione della difesa di Alberto Stasi: «Una testimonianza preziosa»
Il legale di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, ha immediatamente colto la rilevanza della nuova dichiarazione. Antonio De Rensis, avvocato difensore di Stasi, ha definito la testimonianza come “preziosa” e ha annunciato la volontà di chiederne l’acquisizione ufficiale da parte della Procura.
“È importante che questa voce venga ascoltata. L’indagato nega categoricamente di essere mai stato al Santuario, e invece ora abbiamo un testimone che parla apertamente, ci mette la faccia, non si nasconde”, ha affermato De Rensis durante l’intervista a Mattino 5 News.
Gli accertamenti sul profilo psicologico e comportamentale di Andrea Sempio
Parallelamente, le autorità stanno approfondendo il profilo personale di Andrea Sempio. Gli esperti del RACIS (Reparto Analisi Criminologiche e Investigative Scientifiche), su incarico dei magistrati, hanno iniziato un’analisi dettagliata degli scritti e dei documenti sequestrati durante le recenti perquisizioni effettuate sia nella sua abitazione di Vigevano sia presso la casa dei suoi genitori.
Tra il materiale acquisito figurano appunti, quaderni e altri documenti manoscritti. Tuttavia, manca un elemento chiave: un elaborato scolastico che Sempio avrebbe scritto nel 2013, durante un corso in comunicazione e giornalismo organizzato dalla Fondazione Le Vele, nel quale si sarebbe soffermato proprio sull’omicidio di Chiara Poggi. Questo documento, secondo alcune fonti, potrebbe fornire indizi significativi sul modo in cui Sempio vedeva il caso e sulla sua eventuale implicazione emotiva o conoscitiva.
La storia dell’omicidio di Chiara Poggi continua a essere avvolta da una fitta nebbia di misteri e contraddizioni. Le nuove testimonianze, se confermate e debitamente verificate, potrebbero aprire scenari finora inesplorati. Il legame tra la giovane vittima, Andrea Sempio e il Santuario della Madonna della Bozzola potrebbe rappresentare una chiave di lettura alternativa e disturbante di una vicenda giudiziaria che ha già lasciato profonde ferite nella coscienza pubblica italiana.
Il tempo, forse, potrà ancora svelare ciò che oggi appare celato. Ma ogni nuova voce che rompe il silenzio potrebbe rappresentare un passo verso la verità.