Appena arrivata a Diano Marina, Eleonora Riso è stata immediatamente colpita da una sensazione particolare, difficile da descrivere ma impossibile da ignorare. «Appena messo piede in città ho pensato: “che profumo!”», racconta con entusiasmo. L’occasione è quella di Aromatica 2025, la rassegna che celebra le eccellenze olfattive e gastronomiche del Ponente Ligure, e dove Eleonora è ospite speciale.
Durante la sua prima serata nella suggestiva località della Riviera dei Fiori, ha avuto modo di assaggiare uno dei piatti tipici della tradizione ligure, il brandacujun, preparazione a base di stoccafisso e patate, che ha definito “buonissimo” e sorprendentemente nuovo per il suo palato. Un primo contatto con il territorio che ha lasciato subito il segno.
Da cameriera a regina della cucina: la trasformazione di Eleonora
Originaria di Livorno, Eleonora Riso ha raggiunto la notorietà dopo la sua partecipazione e vittoria alla tredicesima edizione di MasterChef Italia, conquistando il pubblico con la sua sensibilità, autenticità e talento culinario. Un successo che ha rappresentato un punto di svolta decisivo nella sua vita.
«Prima di MasterChef lavoravo come cameriera, e sebbene la passione per la cucina ci fosse sempre stata, non avevo mai preso in considerazione seriamente l’idea di farne un mestiere. Dopo il programma mi si sono aperte nuove prospettive, modi di pensare al lavoro completamente diversi, fuori dagli schemi tradizionali», spiega Eleonora con sincerità.
Un piatto che parla di lei: fregola alle cozze con za’atar
Durante la sua partecipazione ad Aromatica 2025, Eleonora sarà protagonista di uno show cooking in cui presenterà una ricetta che la rappresenta profondamente: fregola alle cozze con za’atar, arricchita da basilico fresco e una selezione di erbe aromatiche.
«Questo piatto mi rappresenta perché unisce il mare – elemento a cui sono molto legata – con profumi e sapori intensi. La fregola è una pasta tipica della Sardegna, e trovo affascinante il legame culturale e gastronomico che esiste tra questa regione e la Liguria. Per me, è un modo per rendere omaggio a entrambe le tradizioni», spiega la chef.

Una vita tra natura, cucina e arte
Dopo la notorietà televisiva, Eleonora non ha perso il legame con la natura e con la semplicità della vita quotidiana. Ha vissuto per un periodo in una “casa nel bosco” nei pressi di Firenze, dove ha coltivato l’orto e si è presa cura delle api, vivendo secondo i ritmi della terra.
«Non credo potrei mai vivere in pianta stabile in una grande città. Amo i luoghi dove posso respirare, sentire il silenzio, osservare il cambiamento delle stagioni. Anche Diano Marina mi affascina moltissimo. Qui puoi vedere il mare dalle montagne, è una cosa che lascia senza parole. Mi piacerebbe esplorare l’entroterra e scoprire le piccole meraviglie nascoste», confessa con entusiasmo.
Durante il suo soggiorno, Eleonora ha espresso anche il desiderio di assaggiare finalmente un pesto preparato secondo la vera tradizione ligure, cosa che, sorprendentemente, non aveva ancora avuto occasione di fare.
Una cucina che unisce, cura e ispira
Ma oltre alla tecnica e alla creatività, quello che davvero distingue Eleonora Riso è la sua visione etica e inclusiva della cucina. Per lei, cucinare non è solo nutrire, ma anche creare legami, costruire comunità, offrire uno spazio di accoglienza e ascolto.
«Il cibo è un potente mezzo di connessione umana. Mangiare insieme è un atto che può curare, può aiutare a superare le barriere, a sentirsi meno soli. Cerco di organizzare eventi e serate in cui tutti si sentano benvenuti, specialmente chi nella vita ha più difficoltà o si sente fuori posto. La cucina può essere un ponte per entrare in contatto con il mondo», afferma.
Tra fornelli e tele: l’arte come sogno parallelo
Lontana dagli stereotipi e con uno spirito imprevedibile, Eleonora non si limita alla cucina. Nutre anche una grande passione per l’arte contemporanea. Il suo sogno? Diventare un giorno una collezionista e mecenate, capace di ospitare artisti nella propria casa, organizzando incontri dove arte e gastronomia possano fondersi in una sinergia perfetta.
«Cibo e arte stanno benissimo insieme. Entrambi parlano al cuore e alla mente, entrambi raccontano storie. In fondo, anche un piatto può essere una poesia», conclude con un sorriso.
Con la sua presenza ad Aromatica 2025, Eleonora Riso non solo porta il suo talento tra i profumi del Ponente Ligure, ma condivide anche una filosofia di vita fatta di sensibilità, autenticità e apertura verso l’altro. La sua cucina, semplice ma intensa, è un invito a rallentare, ascoltare e riscoprire il valore delle relazioni – ingredienti fondamentali per una vita più vera.