Dalla cenere del camino la lisciva: uno sgrassatore naturale

Avete mai sentito parlare di lisciva o liscivia ? E’ il detergente ecologico e biodegradabile che le nostre nonne preparavano in casa con la cenere della stufa a legna.

La cenere della legna ci fornisce un’infinita serie di modi per essere riciclata nel nostro quotidiano, invece di buttarla via perché non pensare di impiegarla in altri modi? Soprattutto in questo periodo storico in cui la sensibilità verso il riciclo è piuttosto alta. Ecco allora alcuni consigli su come dare una seconda vita (o almeno una seconda utilità) alla cenere. Forse qualcuno l’avrà già sentita nominare.

La lisciva: uno sgrassatore naturale

In realtà, la potenza detergente della lisciva non si limita solo al bucato: tutta la casa può essere resa splendente attraverso il suo impiego!

La cenere, infatti, è un ottimo agente sgrassante, divenuta meno utilizzata nell’era moderna semplicemente perché, al posto del bucato a mano, oggi preferiamo le performance della lavatrice!
Eppure, sono tantissime le donne che sfruttano la metodologia antica per capi particolarmente delicati, come quelli forgiati in tessuti pregiati o la lingerie, motivo per il quale può tornare davvero utile sapere come regolarsi in questi contesti, con la comodità di poter utilizzare lo stesso sapone anche per le pulizie domestiche.

La lisciva di cenere è il risultato di una lunga bollitura (2 ore, con quantità di 200 grammi di cenere per litro d’acqua) della cenere di legna, opportunamente setacciata: il consiglio è di dedicare a questa pratica una vecchia pentola, possibilmente non in alluminio che sarebbe a rischio corrosione.

Il mix si tiene sul fornello a fiamma bassa e coperto da un coperchio che lasci un piccolo spiraglio per la fuoriuscita del vapore: si mescola ogni tanto e, a fine cottura, si lascia a riposo per circa mezza giornata (12 ore). Soltanto a questo punto si potrà filtrare il liquido, separandolo dalla parte solida, attraverso un canovaccio e/o un mestolo.

L’obiettivo? Ottenere un prodotto pulito, il più possibile trasparente (anche se la colorazione giallognola è tutta naturale, ovviamente) e libero da grumi ed impurità che è proprio la nostra lisciva: un detergente potente e concentrato, tanto che ne basta un bicchierino da caffè nel secchio per lavare i pavimenti o una spruzzata (allungandola con un po’ acqua) per pulire tantissimi tipi di superfici come sanitari e piastrelle; perfetta, inutile dirlo, anche nella bacinella che si utilizza per il bucato a mano o come additivo nella lavatrice (ne serve davvero pochissima!).

Anche la parte che rimane sul fondo può trovare un suo utilizzo: è capace di veri e propri miracoli sui fondi scuriti delle pentole e lo sporco ostinato in generale; basti pensare, ad esempio, a quello che si accumula sul piano cottura!