Alessandro Cecchi Paone torna al centro della scena culturale e mediatica con l’uscita del suo nuovo libro “I colori della libertà – La mia vita per i diritti di tutti”, disponibile dal 27 maggio 2025. In occasione del lancio, l’ex conduttore si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, condividendo con sincerità il suo percorso personale e professionale, segnato da una transizione profonda: dal vivere per decenni da eterosessuale, fino al coming out come uomo omosessuale nel 2004.
Una vita vissuta in due tempi: l’identità e la scoperta tardiva
Fino ai suoi 35 anni, Cecchi Paone ha avuto relazioni con donne e ha persino vissuto un matrimonio lungo dieci anni con Cristina Espinosa Navarro. “Non mi ero mai posto domande sul mio orientamento”, confessa oggi. Tuttavia, guardando indietro, riconosce segnali che allora non sapeva interpretare: “A 15 anni notai che trovavo belli tutti i miei amici, ma non comprendevo cosa significasse davvero. Non mi piacevano le persone brutte, maschi o femmine che fossero, ma già allora rincorrevo inconsapevolmente l’estetica maschile”.
Il dolore e la liberazione del coming out
Il momento del coming out è stato intenso e doloroso. Lo ha raccontato piangendo alla moglie, temendo di ferirla e di perderla per sempre. Anche con i suoi genitori l’impatto è stato forte: sua madre, nata nel 1935, era convinta che gli omosessuali si riconoscessero da piccoli “perché giocavano con le bambole”. “Io invece da ragazzino adoravo i film di guerra”, spiega, segno di come gli stereotipi culturali abbiano pesato nel rendere invisibile anche a se stesso ciò che era.
L’inattesa reazione di Berlusconi
Uno degli episodi più sorprendenti del periodo successivo al coming out è stato il sostegno ricevuto da Silvio Berlusconi. “Mi disse: ‘Hai fatto bene. Conta su di me’. Non me lo aspettavo. Per me fu un appoggio fondamentale”. Cecchi Paone sottolinea come quell’atteggiamento fosse raro, specialmente in ambienti politici tradizionalmente più conservatori: “Era molto avanti per i suoi tempi, convinto che i diritti civili siano patrimonio anche della destra libertaria, non omofoba”.
Il matrimonio con Simone Antolini e l’amore condiviso
Dopo varie esperienze sentimentali, Alessandro ha trovato stabilità con Simone Antolini, nato nel 1999. I due hanno ufficializzato il loro legame con un matrimonio celebrato il 22 dicembre 2023, segnando un momento storico e personale importante. La loro relazione è caratterizzata da una forte complicità e da un progetto di vita condiviso, che coinvolge anche Melissa, la figlia di Simone.

Una famiglia senza riconoscimento legale
Cecchi Paone non nasconde il dolore per l’impossibilità, secondo la legge italiana, di adottare legalmente Melissa: “Per me è una figlia, la sento tale in tutto e per tutto. Ma questa legge ingiusta me lo impedisce. È una ferita profonda”. Eppure, il legame tra i tre è saldo, vissuto quotidianamente con amore e senso di responsabilità.
Una vita divisa, ma unita dall’amore
Oggi la famiglia vive una realtà fatta di distanze geografiche e impegni. Mentre Simone e Melissa risiedono nelle Marche, Cecchi Paone è spesso in viaggio per motivi professionali. Eppure, non fa mancare mai la sua presenza nella vita della bambina. “Ci impegniamo ogni giorno per restare uniti, per far crescere questo amore con costanza, equilibrio e dedizione”, afferma.
Un messaggio di libertà, diritti e verità
Con il libro “I colori della libertà”, Cecchi Paone si propone di condividere non solo un racconto intimo, ma anche un manifesto per i diritti di tutti. La sua vita è diventata testimonianza concreta di come la libertà di essere se stessi possa cambiare non solo la propria esistenza, ma anche ispirare quella degli altri. In un Paese ancora spesso diviso su temi come i diritti LGBTQ+, la sua voce rimane chiara e coraggiosa.