Candida auris, allarme negli Usa per il fungo killer: boom di casi

Il fungo Candida auris, descritto per la prima volta nel 2009, si è rapidamente diffuso negli Stati Uniti. È considerato “una minaccia urgente” a causa della sua resistenza a molti antibiotici.

Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), pubblicati negli Annals of Internal Medicine, le infezioni sono aumentate in modo significativo nelle strutture sanitarie statunitensi durante gli anni della pandemia 2020-2021, in particolare nel 2021, il numero di casi resistenti al farmaco più raccomandato per il trattamento delle infezioni da Candida auris – l’ecocandina – è triplicato.

Una tendenza preoccupante, sottolineano i CdC: Questi nuovi antimicotici stanno iniziando a perdere la loro efficacia.

Candida auris, allarme negli Usa per il fungo killer

La trasmissione del virus avviene più comunemente nelle strutture sanitarie, soprattutto tra i residenti delle strutture di assistenza a lungo termine e le persone con dispositivi impiantati o ventilatori meccanici.

Gli autori suggeriscono che l’aumento delle infezioni potrebbe essere stato esacerbato dalle tensioni sui sistemi sanitari e di salute pubblica, tra cui la carenza di personale e di attrezzature, l’aumento del carico di pazienti e l’uso di antimicrobici.

L’Oms ha inserito la Candida auris nella categoria dei “funghi patogeni a priorità critica”.

Il caso in Toscana

Il primo caso di Candida auris è stato isolato a Pisa, in Italia. Il paziente è un uomo della provincia di La Spezia, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cisanello di Pisa.

La Candida auris 

“È un fungo resistente a molti farmaci antimicotici, altamente contagioso e con un tasso di mortalità del 20-70%. Ovviamente è maggiore negli anziani (e nei bambini), ma anche in coloro che sono già fragili, spiega Maurizio Sanguinetti, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia al policlinico Gemelli di Roma, centro di riferimento nazionale per la Candida auris, e presidente della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive (Escmid)”.

La Candida Auris è una specie rara di fungo imparentata con la forma più nota e meno grave (albicans) che causa le infezioni da lievito nell’uomo.

Il termine “auris” è stato dato dal nome latino del primo paziente in cui è stato riscontrato, poiché all’epoca i medici pensavano che lesioni come la sua fossero limitate alle persone con un determinato gruppo sanguigno.

Sintomi

Dolori muscolari, difficoltà a deglutire, febbre e affaticamento, oltre a sensazioni di bruciore, sono sintomi comuni dell’infezione, ma possono anche essere completamente assenti. L’infezione grave è caratterizzata da una malattia sistemica.

La presenza dell’agente patogeno può essere dimostrata solo attraverso specifiche analisi microbiologiche”.

Trasmissione 

La Candida auris è in grado di diffondersi attraverso il contatto con superfici e persone infette. Questo lievito può anche formare un biofilm che lo protegge dai disinfettanti utilizzati negli ospedali, tra cui il perossido di idrogeno e la clorexidina, oltre a quelli tipicamente utilizzati per uso domestico. Il risultato è che una volta che un fungo ha colonizzato un’area (come in ospedale o a casa di qualcuno) diventa difficile eliminarlo completamente.

“Al momento non ci sono prove che questo virus rappresenti una minaccia pandemica. Non dobbiamo allarmarci – sottolinea il microbiologo – ma è importante monitorare attentamente la situazione”.