“Belve”, Arisa: “Vorrei un Amore a tutto tondo, oggi mi sento sola e non capita”

Francesca Fagnani ha affrontato molti argomenti nel corso della sua intervista. Cerca sempre di guardare i suoi ospiti da tutte le angolazioni, ma con Arisa è stato particolarmente facile. La cantante è stata molto onesta e aperta nel raccontare la sua storia.

Il sentirsi giudicata

Oggi Arisa è più consapevole dei suoi punti di forza e di debolezza come donna e come artista. Questo non significa che abbia completamente superato i momenti di insicurezza o di oscurità; in realtà, essi fanno parte della condizione umana.

Ha imparato a ignorare le polemiche e a concentrarsi su ciò che è importante: se stessa.

A un certo punto della sua carriera, si è sentita come se l’industria musicale e televisiva la stesse escludendo in un modo simile a quello in cui avevano trattato Mia Martini: “Per me è importante non perdermi, perché i momenti di solitudine e di troppa introspezione possono portarti a essere triste più del necessario”.

Ha parlato del suo rapporto con il mondo artistico, spiegando che sopporta molte descrizioni inesatte di sé, come quella di essere difficile, e altro ancora.

“Mi dispiace sentire che vengo percepita come un artista difficile; tuttavia, credo che il mio desiderio di prendere tempo nel prendere decisioni sia radicato in me dal senso del dovere e dell’insicurezza”.

Questa frase rivela lo stato d’animo in cui si trova Arisa oggi. Lo studio di Francesca Fagnani gli ha dato l’opportunità di smettere di preoccuparsi del futuro e lo ripete continuamente: “Che mi ne frega”.

È rimasta delusa dai vertici della comunità LGBTQ+ italiana, anche se si rifiuta di fare nomi.

La gente per strada continua a dimostrarle affetto, ma lei non li ha mai perdonati per aver tradito la sua fiducia: “Mi sono sentita non capita. Posso dire d’essermi battuta per una parte di persone ingrate. Non hanno capito che a volte una persona ti fa del bene se cerca di mediare. Entrare a gamba tesa non è sempre producente e l’ho visto sulla mia pelle”.

Amore a tutto tondo

Per Arisa, l’amore è forse la cosa più importante della vita – e le sembra che senza il vero amore siamo tutti alla deriva in un mare senza scopo.

Le sue esperienze sono state spesso difficili – e a volte deludenti – quando ciò che sembrava giusto in una fase si è rivelato sbagliato.

Ha ammesso d’essere rimasta al fianco di persone alle quale non piaceva del tutto.Questo spiega anche perché ha fatto un annuncio sui social così strano, in cui dice di essere alla ricerca di un partner

“Voglio uno che muore di me. In passato mi sono molto accontentata. Stavo lì anche se non gli piacevo abbastanza. Ora vorrei qualcuno a cui piaccio tanto. Si sono presentati tanti giocatori”.

Dopo anni di sforzi, ha perso interesse a essere la migliore. Ora vuole essere la numero uno per se stessa e forse anche per coloro che condivideranno la sua vita.

Non vuole più accontentarsi di meno di quello che merita, e l’uomo ideale nella sua mente corrisponde a questa descrizione. Preferisce una sfida piuttosto che una persona facilmente disponibile.

Guardando al passato, dice che sono state diverse le esperienze che l’hanno interessata, tra cui quella di essere una schiava d’amore.

Pur essendo liberatoria, questa esperienza l’ha lasciata in definitiva delusa. “Si cede una parte della propria autonomia a un’altra persona, che ha un impatto enorme su come ci si sente”.

Capita che altri possono liberarti da ogni male. Quando l’ho fatto, amavo tanto. Me ne sono pentita perché quella persona non ha avuto rispetto per l’amore che gli ho dato. Io rispetto lui e la sua famiglia, ma lui non mi rispetta”.

Ha avuto qualche esperienza con le donne, anche se non si è mai innamorata. Nessuna relazione seria, solo “sbaciucchiamenti”.

Oggi è in fase di trasformazione.Sebbene i suoi genitori abbiano lottato con l’idea di crescere un figlia diversa, hanno fatto il possibile, intervenendo fisicamente quando necessario. A posteriori, spiega che “oggi posso sopportare qualsiasi cosa”.

Sogna l’amore, ma non è un’ossessione. Esaminando la sua vita personale nella sua interezza, si descrive come “sola”, ma non proprio, perché per fortuna ci sono persone che le fanno compagnia. “Ciò che la spaventa è la compagnia indesiderata”.