Solitamente lo conosciamo per il suo tono irriverente, i contenuti ironici sui social e le pungenti parodie che tengono incollati milioni di follower. Ma negli ultimi tempi Tommaso Zorzi ha mostrato un lato più intimo, riflessivo e profondamente umano. L’ex vincitore del Grande Fratello Vip ha sorpreso il suo pubblico con un progetto letterario dal sapore storico e autobiografico: un libro dedicato alla straordinaria figura della marchesa Luisa Casati Stampa. In questo personaggio anticonformista, Zorzi ha riconosciuto molte sfumature del proprio vissuto, dando vita a un’opera che mescola ricerca storica e risonanze personali.
In occasione della promozione del libro, l’influencer milanese ha rilasciato una serie di interviste in cui ha abbandonato la maschera del performer per aprirsi con sincerità. Tra le confessioni più forti, ha parlato anche di periodi complessi, segnati dalla vulnerabilità e da un momentaneo avvicinamento al mondo delle droghe.
Il ricordo struggente della nonna a “La Volta Buona”
Ma è nel salotto televisivo di Caterina Balivo, durante la trasmissione “La Volta Buona”, che Zorzi ha toccato uno dei punti più profondi della sua emotività. Seduto davanti alle telecamere, visibilmente commosso, ha raccontato un episodio doloroso legato alla figura della sua amata nonna, venuta a mancare durante la pandemia da Covid-19.
L’influencer ha confessato che il suo più grande rimpianto è non essere mai riuscito a fare coming out con lei. Un peso che ancora oggi lo tormenta. “Lei mi amava più di tutti”, ha detto con la voce rotta dall’emozione, rievocando quegli anni in cui, a causa di un ictus, la nonna aveva perso la capacità di parlare. Sebbene fosse cosciente e presente mentalmente, la comunicazione verbale era ormai impossibile, e Zorzi non trovò mai il coraggio di dirle apertamente la verità su di sé.
“Vola Colomba” e una ferita che non si è mai chiusa
Durante l’intervista, Tommaso ha anche ricordato un dettaglio particolarmente toccante: la canzone “Vola Colomba”, un brano che sua nonna gli cantava per farlo addormentare da bambino. Una melodia che oggi non riesce più ad ascoltare per intero, perché evoca in lui una ferita ancora aperta. “È il pezzo che più rappresenta il nostro legame”, ha spiegato, “racchiude tutta la tenerezza del nostro rapporto”.
Dietro il sorriso spesso sarcastico che offre al pubblico, Zorzi ha mostrato una dimensione privata fatta di affetto autentico, dolori taciuti e rimorsi profondi. Il dolore più grande? Non aver potuto dire a una delle persone che più l’hanno amato la verità su chi è. “Volevo solo essere onesto con lei”, ha detto con occhi lucidi, “e il fatto di non esserci riuscito mi pesa ancora oggi”.
L’infanzia, la libertà e l’amore incondizionato
Zorzi ha anche rievocato alcuni teneri episodi dell’infanzia, raccontando di come da bambino amasse travestirsi, e di quanto sua nonna lo sostenesse senza riserve. “Ci sono filmati di me a due o tre anni vestito da contadina perché lo desideravo, e lei era la prima a difendere quella mia libertà. Se qualcuno osava criticare, lei reagiva con forza: ‘Se lui vuole vestirsi così, io lo vesto così’. Era la mia più grande alleata”.
Quel sostegno incondizionato oggi torna nei suoi ricordi come un abbraccio mancato, un dialogo mai completato. La perdita improvvisa, aggravata dalla distanza imposta dalle restrizioni sanitarie del Covid, ha reso impossibile quel momento di verità tanto desiderato. “Mi tormenta non averle mai detto tutto, perché lei lo avrebbe capito”, ha concluso.
Il racconto di Tommaso Zorzi va oltre la sua esperienza personale: è un invito alla trasparenza, all’onestà verso le persone che amiamo e alla consapevolezza che il tempo per dirsi le cose importanti non è infinito. Attraverso il dolore di un rimpianto, l’influencer lancia un messaggio potente su quanto sia essenziale vivere la propria verità, finché si è in tempo.