A poche ore dalla diretta del noto rotocalco pomeridiano di Canale 5, un annuncio pubblicato sui canali social ufficiali della trasmissione ha scosso il pubblico. Il messaggio ha rivelato un episodio inquietante: una delle troupe del programma, impegnata a seguire un delicato caso di cronaca, è stata vittima di un attacco armato.
“Spari contro la troupe di Pomeriggio Cinque che indagava sul caso dei bambini maltrattati… Tutti i dettagli oggi in diretta su Canale 5 alle 17.”
Myrta Merlino conferma l’accaduto in diretta
Subito dopo la consueta striscia quotidiana di Amici di Maria De Filippi, Myrta Merlino è apparsa sugli schermi per lanciare le anticipazioni della puntata. In quell’occasione, ha confermato quanto già anticipato sui social, rivelando al pubblico che la troupe e l’inviato del programma, impegnati a seguire il caso di alcuni bambini maltrattati, sono stati presi di mira da colpi di arma da fuoco.
“Hanno sparato contro il nostro giornalista e la troupe mentre si trovavano davanti a un’abitazione per raccogliere informazioni su questo caso.”
La conduttrice ha rassicurato i telespettatori che, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma ha sottolineato la gravità dell’accaduto:
“Un episodio gravissimo! Le autorità sono intervenute immediatamente.”
L’inviato di Pomeriggio Cinque: “Siamo vivi per miracolo”
All’inizio della puntata, l’attenzione si è subito concentrata sull’aggressione subita dalla troupe. L’inviato, collegato in diretta, ha raccontato i drammatici momenti vissuti sul posto, descrivendo l’inaspettata violenza dell’attacco:
“Siamo stati aggrediti improvvisamente e con estrema violenza… Alle nostre spalle sono stati esplosi tre colpi di pistola… Siamo vivi per miracolo… Ci siamo rifugiati in una villetta e abbiamo subito allertato i carabinieri, che sono intervenuti immediatamente.”
Dopo il racconto dell’inviato, la conduttrice ha mostrato le immagini dell’aggressione, rimanendo visibilmente scossa.
“In tanti anni di carriera non ricordo un episodio simile… È qualcosa di inaudito.”
L’incidente ha sollevato numerosi interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti impegnati in inchieste delicate, lasciando il pubblico attonito di fronte alla violenza subita dalla troupe.