“Stronza ma dolce”: Cristina Plevani si racconta dopo il trionfo

A distanza di ben venticinque anni dal suo trionfo nella prima, indimenticabile edizione del Grande Fratello, Cristina Plevani è tornata a far parlare di sé aggiudicandosi un’altra prestigiosa vittoria televisiva: quella dell’edizione 2025 de L’Isola dei Famosi. Un cerchio che si chiude e insieme un nuovo inizio per una donna che non ha mai smesso di essere se stessa.
In un’intervista rilasciata a Fanpage, Cristina ha raccontato in modo autentico e schietto la sua esperienza, il ritorno alla vita quotidiana e il desiderio, oggi più che mai vivo, di rimettersi in gioco in televisione in una veste diversa: quella dell’opinionista.
“Sono sempre io: stronza, ma in senso buono”
“Sono rimasta quella di sempre. Mi sono mostrata esattamente per come sono, senza filtri”, ha dichiarato con sincerità, sottolineando che in questi anni non ha mai costruito un personaggio. “Stronza sì, ma in modo bonario”, dice sorridendo, rivendicando la sua spontaneità come cifra distintiva, oggi come allora.
Dopo la vittoria, Cristina spera che la popolarità ritrovata possa trasformarsi in un’opportunità concreta: “Sono aperta a tutto. È così peccaminoso che qualcuno mi chiami per fare l’opinionista in un talk o reality?”
Tra premi, umiltà e quotidianità
Cristina Plevani, pur avendo vinto l’Isola, resta con i piedi ben saldi a terra anche sotto il profilo economico:
“I soldi li metto da parte, oggi non mi manca nulla. Non sono una sprovveduta”, ha raccontato, spiegando anche che una parte del montepremi verrà devoluta in beneficenza, come gesto di gratitudine e responsabilità.
Il ritorno in Italia, dopo due mesi lontana dal mondo, è stato sorprendente e intenso. Dopo la prima notte passata con una cara amica, ha ritrovato le sue abitudini più semplici: una camminata per le vie di Iseo, una colazione in paese, il piacere del silenzio e della normalità.
Un rientro dolce e travolgente
All’accensione del telefono, Cristina ha scoperto centinaia di messaggi e chiamate perse: “La produzione mi ha detto che sono stata l’unica concorrente a fare una telefonata e poi spegnere il cellulare”. La prima persona che ha voluto contattare è stata una sua cara amica che, durante la sua assenza, si è occupata con amore del suo cane.
Una vittoria costruita sull’autenticità
Cristina è consapevole di aver messo in mostra tutte le sfumature della propria personalità durante il percorso in Honduras: “All’inizio ho presentato i miei difetti, poi ho mostrato anche i miei pregi. Non ho mai indossato una maschera. Forse è proprio per questo che il pubblico mi ha premiata: la gente ha bisogno di autenticità”.
Tra i legami umani più significativi, ha ricordato quello con Mario Adinolfi, con cui ha condiviso momenti di riflessione, difficoltà e una sincera complicità. “Tra noi c’erano molte similitudini, ci siamo confidati tanto”, ha ammesso.
“L’Isola? Il mio secondo treno”
La Plevani vede questa esperienza come una seconda possibilità che non ha voluto lasciarsi sfuggire. A 53 anni, in una fase della vita in cui si fanno bilanci, ha deciso di lanciarsi ancora una volta: “Lavoro in piscina con contratti sportivi, senza ferie né contributi. Dovevo trovare un piano B. Magari questo treno non farà molte fermate, ma intanto l’ho preso”.
Le critiche? “Non mi toccano”
A chi, come Dino Giarrusso, l’ha criticata per aver partecipato a un reality show, Cristina risponde con ironia e fermezza: “Non mi interessa il suo pensiero. Anche lui ha fatto un reality. Io ho sempre frequentato persone che mi chiedono chi sono, non che lavoro faccio”.
Infine, con la consueta schiettezza, Cristina ha ribadito il suo modo di essere: “Sono stronza perché dico le cose in faccia, non per cattiveria. Sono così: senza filtri, ma sempre vera”.
Cristina Plevani si gode questa nuova vittoria con la stessa umanità con cui aveva vissuto la prima, 25 anni fa. E oggi, forse più consapevole, guarda avanti con entusiasmo e apertura, pronta ad accettare nuove sfide professionali in televisione. Il suo desiderio di tornare come opinionista è chiaro: chissà che qualche produttore non raccolga presto l’invito.