L’annuncio da parte della Rai che Francesca Fagnani avrebbe intervistato Massimo Bossetti per Belve Crime ha scatenato un’ampia polemica. Nonostante la televisione pubblica abbia in passato ospitato interviste a figure controverse, molti hanno storto il naso di fronte a questa scelta.
Tuttavia, dopo la messa in onda della prima puntata del “nuovo” format, che ha incluso interviste a Bossetti, Eva Mikula, Tamara Ianni e Mario Maccione, il consenso è stato quasi unanime, ad eccezione di Selvaggia Lucarelli.
Le Riserve di Selvaggia Lucarelli su “Belve Crime”
In un recente articolo pubblicato sulla sua newsletter, Selvaggia Lucarelli ha espresso il suo dissenso riguardo a “Belve Crime”. Ha evidenziato un “effetto disturbante” nel vedere Bossetti trattato come un personaggio da reality show, ricordando che il contesto era quello di un’intervista legata a un omicidio e non a un episodio di cronaca rosa.
Lucarelli ha definito “Belve Crime” un “vero crimine” nel suo sbarco televisivo, criticando l’accostamento di figure come Bossetti, condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio, a ospiti con “colpe” di ben altra natura, come Flavia Vento. Ha sottolineato la sua preoccupazione per un mondo in cui i carnefici sembrano diventare “vittime o star” a discapito del ricordo delle vere vittime.
Ha inoltre suggerito che gli ascolti positivi ottenuti da Francesca Fagnani, pur necessari dopo una stagione di “Belve” considerata “più tiepida del solito” con ascolti altalenanti e ospiti talvolta “riciclati”, potrebbero aver influito sulla scelta di questo formato. Lucarelli ha fatto riferimento anche all’episodio dell'”incidente Pettinelli”, a suo dire, un “grosso sgarbo all’ospite” non adeguatamente raccontato.
Effettivamente, l’ultima stagione di “Belve” non è stata la migliore in termini di ospiti, con alcuni volti noti riproposti e altri meno popolari. Nonostante ciò, il format ha mantenuto una solida media del 9,04% di share, un dato non molto distante dal 9,7% della stagione precedente, smentendo l’idea di un calo drastico.
Per quanto riguarda “Belve Crime”, Fagnani è tornata alle sue radici nel giornalismo d’inchiesta su mafie, criminalità organizzata e carceri. L’esperimento vero per lei era stato piuttosto “Belve” e le interviste ai “vip”.
Il fatto che lo studio, la scenografia e il titolo siano gli stessi per le due versioni del programma non ha generato alcun disturbo, poiché Fagnani ha giustamente modificato il taglio delle domande, evitando toni inappropriati e mantenendo la serietà necessaria per l’argomento trattato.
Questo approccio ha permesso di distinguere nettamente le due tipologie di interviste, senza far rimpiangere la presenza di personaggi del mondo dello spettacolo.
Perché Selvaggia Lucarelli non Sarà Mai a “Belve”
Negli ultimi due anni, Selvaggia Lucarelli ha chiarito in diverse occasioni le ragioni per cui non accetterebbe mai di sedersi sullo sgabello della Fagnani, nonostante molti la considerino un’ospite perfetta per “Belve”.
“Come mai non vado? Perché lì il banco vince,” ha spiegato Lucarelli, sottolineando che, pur apprezzando il format di “Belve”, non le interessa la dinamica di sfida con la conduttrice. “Se sono una belva? Ma scusa, devo farlo per forza? E dai su.”
Ha ulteriormente argomentato che le interviste di “Belve” tendono a mettere in luce più la conduttrice che l’intervistato. “Il perdere è non avere nulla da guadagnarci, nel mio caso,” ha affermato.
Come giornalista, preferisce comunicare direttamente attraverso i suoi propri strumenti. Ha ironicamente notato di aver dovuto giustificarsi più volte per non essere andata a “Belve” che per non aver battezzato suo figlio, concludendo: “Non ho voluto farmi intervistare anche dal bravo Cattelan e da molti altri, ma nessuno me ne chiede conto, comincio a pensare che Belve sia una specie di leva obbligatoria. Sono obiettore di coscienza!”