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Raz Degan a Belve: “Non eiaculo mai”. Ma è davvero sano?

Raz Degan a Belve: “Non eiaculo mai”. Ma è davvero sano?

Durante l’intervista con Francesca Fagnani a Belve, Raz Degan ha sorpreso il pubblico rivelando di praticare il Brahmācarya, una disciplina spirituale orientale legata al controllo dell’energia sessuale. Secondo Degan, non eiaculare durante il sesso consente di trasformare quella stessa energia in forza interiore, connessione e resistenza. Una pratica che – dice – gli permette di fare sesso per ore senza perdere lucidità.

Cos’è il Brahmācarya e cosa comporta

Il Brahmācarya è una pratica antichissima, presente in varie tradizioni spirituali indiane, che invita alla castità o al controllo dell’energia sessuale. Per alcuni, come Degan, ciò non significa astenersi dal sesso, ma semplicemente non eiaculare. Secondo chi lo pratica, trattenere l’eiaculazione permette di accumulare energia vitale, migliorare la consapevolezza e aumentare la connessione con il partner.

I rischi fisici e il parere degli esperti

Dal punto di vista medico, tuttavia, l’astensione prolungata dall’eiaculazione non è priva di rischi. Può provocare dolori testicolari, congestione pelvica o eiaculazione retrograda, cioè il reflusso dello sperma nella vescica. Inoltre, studi indicano che un’eiaculazione regolare potrebbe ridurre il rischio di cancro alla prostata, anche se non è l’unico fattore protettivo.

L’impatto psicologico: disciplina o controllo?

Sul piano psicologico, il non eiaculare può avere senso se si tratta di una scelta consapevole, utile per sentirsi più centrati e presenti. Tuttavia, se la motivazione è evitare il contatto profondo o controllare le emozioni, la sessualità rischia di trasformarsi in una performance, perdendo ciò che la rende autentica: l’abbandono, la vulnerabilità e la connessione. E a volte, lasciarsi andare è la forma più potente di disciplina interiore.

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