La prossima stagione televisiva della Rai si preannuncia ricca di tensioni e cambiamenti significativi.
Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, ci sarebbero importanti riduzioni e possibili cancellazioni nel palinsesto 2025-2026. Una riorganizzazione che starebbe già generando malumori interni tra le redazioni e gli staff dei programmi coinvolti.
Le voci sui tagli giungono proprio in concomitanza con la presentazione dei nuovi progetti al Consiglio di amministrazione dell’azienda.
Palinsesti Rai 2025-2026: la stampa attende la presentazione ufficiale
La prossima settimana, precisamente venerdì 27 giugno, è prevista la presentazione ufficiale dei palinsesti Rai alla stampa. In quell’occasione verranno comunicati i dettagli della nuova offerta televisiva. Ma già adesso trapelano notizie poco rassicuranti per almeno sei trasmissioni che potrebbero essere ridimensionate o addirittura cancellate. Tra queste figurano sia programmi noti al grande pubblico sia format meno seguiti, ma comunque rappresentativi dell’approfondimento e dell’informazione pubblica.
Report nel mirino: rischio taglio di quattro puntate
Il primo programma ad aver attirato l’attenzione dei media è Report, lo storico format d’inchiesta di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, il numero delle puntate della prossima edizione potrebbe essere ridotto di ben quattro unità. Questo drastico taglio avrebbe origine da una riunione ai vertici dell’azienda pubblica, alla quale avrebbero partecipato figure apicali come l’Amministratore delegato Giampaolo Rossi, il direttore di coordinamento editoriale Stefano Coletta, il responsabile dei palinsesti Maurizio Imbriale e il direttore dell’area Approfondimento Paolo Corsini.
Presadiretta perde due puntate: anche Riccardo Iacona tra i penalizzati
Non solo Report rischia di subire una sforbiciata. Anche Presadiretta, condotto da Riccardo Iacona, sarebbe destinato a una riduzione del numero delle puntate: si parla di almeno due episodi in meno. Entrambi i programmi condividono lo spazio della prima serata domenicale su Rai 3 e rappresentano un pilastro dell’informazione di approfondimento. La possibilità di vederli ridimensionati ha scatenato il disappunto di molti addetti ai lavori e telespettatori.

Le critiche di Ranucci e i dubbi sul futuro dell’informazione Rai
In una precedente intervista a Fanpage, Sigfrido Ranucci aveva già espresso preoccupazioni sulla gestione delle risorse da parte della Rai. Aveva segnalato, per esempio, che gli era stato richiesto di prolungare la durata delle puntate senza però un adeguato incremento del budget. Adesso, la notizia del possibile taglio di quattro puntate sembra rappresentare un ulteriore passo indietro, suscitando domande sulla coerenza delle scelte editoriali. E questo nonostante gli ascolti di Report restino competitivi, con una media intorno al 9% di share in una fascia oraria complicata come quella della domenica sera.
Non solo inchieste: altri programmi in bilico o verso la chiusura
Oltre ai due colossi dell’approfondimento, altre trasmissioni potrebbero essere coinvolte nei tagli. Si parla infatti della possibile cancellazione di quattro programmi definiti “minori”, ovvero Agorà Weekend, Rebus, Tango e Generazione Z. A queste voci si sono aggiunte, nelle ultime ore, anche quelle che coinvolgerebbero Petrolio, Il Fattore Umano e L’Altra Italia, stando a quanto riportato da Libero Magazine. Il futuro di questi contenitori informativi appare tutt’altro che sicuro.
Il ruolo controverso di Paolo Corsini e il malcontento interno
Le scelte relative alla nuova programmazione sembrano accentuare il malumore nei confronti di Paolo Corsini, attualmente alla guida della direzione Approfondimento della Rai. Diverse fonti riportano che la gestione di Corsini sarebbe al centro delle critiche, con accuse di mancanza di visione e di tagli poco giustificati che minerebbero il pluralismo informativo. Il rischio concreto è quello di una perdita di fiducia nei suoi confronti da parte dei vertici aziendali e del mondo giornalistico interno alla Rai.
Stagione difficile all’orizzonte per la Rai
Sebbene al momento si tratti solo di indiscrezioni non confermate ufficialmente, lo scenario delineato desta preoccupazione per il futuro dell’informazione pubblica. I possibili tagli e ridimensionamenti, se confermati, rappresenterebbero un segnale forte di cambiamento, ma anche di fragilità strutturale nella gestione delle risorse e dei contenuti. Il dibattito è appena cominciato, ma si preannuncia acceso.