Perla Vatiero nel mirino del Codacons per le sponsorizzazioni sui social

Dopo la vittoria al Grande Fratello, Perla Vatiero sta sfruttando al massimo la sua crescente popolarità per incrementare i guadagni tramite sponsorizzazioni sui social, una pratica comune tra molti ex partecipanti del reality. Tuttavia, alcuni utenti hanno notato una certa opacità nelle stories di Instagram dell’ex concorrente.

La compagna di Mirko Brunetti è accusata di promuovere vari prodotti in modo poco trasparente. Secondo la normativa vigente, gli influencer sono obbligati a indicare chiaramente quando i loro post sono sponsorizzati, inserendo l’hashtag “ADV” per segnalare che si tratta di contenuti a scopo promozionale, per cui ricevono una compensazione economica. Recenti osservazioni suggeriscono che Perla potrebbe aver omesso di seguire questa regola.

Esperti nel settore affermano che Perla stia eludendo queste normative. L’indicazione “ADV” nei suoi post è stata resa quasi invisibile, essendo stata ridotta a un carattere minuto posizionato in modo discreto dietro la foto del suo profilo. Questo accorgimento non è sfuggito, soprattutto ai critici più attenti.

La pratica discutibile di Perla Vatiero è stata evidenziata da Gabriele Parpiglia durante l’ultimo episodio di Casa SDL, che vedeva ospite il presidente del Codacons, Gianluca Di Ascenzo. Il dibattito si è concentrato sulle indagini recenti della Guardia di Finanza su influencer e streamer che non dichiarano i propri introiti.

Perla Vatiero sotto la lente del Codacons

“Stiamo aspettando nuove indagini che coinvolgeranno nuovi nomi, visto che non tutti hanno tratto insegnamento dal caso di Chiara Ferragni. Poi ci sono comportamenti inaccettabili, ma non entrerò nei dettagli – ha commentato Parpiglia -. Spero che non solo figure di grande visibilità come la Ferragni debbano rispondere, mentre altri sembrano ignorare le regole. Per esempio, proprio ieri ho visto delle stories di Perla Vatiero, vincitrice del Grande Fratello, dove l’ADV era chiaramente nascosto in tutte le sue storie, e noi giornalisti ci siamo scambiati messaggi per capire cosa stesse succedendo. Non mi sembra giusto che solo chi è molto noto debba rispondere, mentre altri si comportano come se nulla fosse. Questa ragazza, tra l’altro, faceva pubblicità a dei ‘guru della fuffa’, quelli dei sistemi di guadagno dubbiosi, quindi non esattamente il massimo. Vale la pena di tenere d’occhio questa situazione”.

“Ho preso nota – ha risposto Di Ascenzo -. E approfitto per ricordarvi che il nostro osservatorio sulla pubblicità analizza quotidianamente le campagne pubblicitarie e contatta le aziende per richiedere chiarimenti”.

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