Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento, in composizione monocratica, ha sospeso l’efficacia – o ne ha temporaneamente impedito l’esecuzione – del decreto n. 27 del Presidente della Provincia Maurizio Fugatti che dispone l’abbattimento dell’orso JJ4, accogliendo anche questo ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa. Fino alla data della prossima udienza, la Provincia non potrร dunque procedere allโabbattimento”.
Le associazioni rilevano che la decisione di Fugatti non รจ solo assurda ma anche scarsamente motivata, e rappresenta una vera e propria sfida al Ministero dell’Ambiente, che si รจ opposto alla soppressione della JJ4 fin dall’istituzione del “tavolo tecnico”, per lo sviluppo di una nuova strategia per la gestione degli orsi รจ un esempio della consapevolezza del governo – contenuta nel nuovo articolo 9 della Costituzione – della necessitร di proteggere la biodiversitร , gli ecosistemi e gli animali.
Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietร , come se lโart.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari allโabbattimentoยป.
Il Tar ha anche accolto la richiesta di sequestro cautelare della Leal (Lega Antivisisezionista) per lโorsa Jj4 che al momento รจ salva.
L’associazione ricorda che l’abbattimento dell’orso JJ4 รจ stato autorizzato con il Decreto n. 10, emanato dal Presidente Fugatti il 27 aprile 2023: un’errata interpretazione del rapporto dell’ISPRA รจ responsabile di questa decisione, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare lโorsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Citesโ.
“Grazie a un lavoro di squadra, con i nostri avvocati stiamo lavorando intensamente alla campagna anti orso della Giunta Fugatti”, ha dichiarato Gian Marco Prampolini, presidente di Leal. “Jj4 รจ attualmente detenuto al Casteller in regime di carcere duro”.
“La stanno piegando per abituarla a uno spazio ristretto e, se mai dovesse essere rilasciata in natura, l’abitudine a spazi ridotti le impedirร di diffondersi e di formare nuove colonie di orsi”.