Per secoli, il tempo nella Chiesa è stato un concetto più teologico che meccanico. Ma con l’avvento dell’era moderna e dei papi contemporanei, anche l’orologio da polso è diventato una finestra sul carattere e sullo stile del pontefice. Da Giovanni Paolo II a Francesco, fino all’attuale Leone XIV, ogni Papa ha segnato (letteralmente) il suo tempo con scelte che raccontano più di quanto sembri.
Giovanni Paolo II e il suo Rolex: discrezione e forza
Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, era noto per la sua sobrietà e per il suo forte spirito sportivo. A lui viene attribuito l’uso di un Rolex Datejust in acciaio, simbolo di eleganza sobria e funzionalità. Questo modello, scelto anche da leader politici e artisti, testimonia una scelta mai ostentata, coerente con il suo carisma diretto e popolare.
L’orologio era spesso nascosto sotto la manica del suo abito bianco, ma appariva durante incontri ufficiali o viaggi apostolici. Quel Rolex, ora simbolo di un’epoca, è diventato oggetto di culto tra i collezionisti.
Benedetto XVI: il Pontefice filosofo e il suo orologio Meistersinger
Meno noto del Rolex di Wojtyla, ma altrettanto simbolico, fu l’orologio indossato da Joseph Ratzinger. Papa Benedetto XVI prediligeva un Meistersinger, orologio tedesco che segna il tempo con una sola lancetta: una scelta quasi filosofica, in linea con la sua visione contemplativa del tempo e della fede.
Non si trattava solo di stile, ma di messaggio: un invito alla riflessione, alla lentezza, al tempo come spazio spirituale.
Papa Francesco e il Casio F-91W: semplicità e pop
Jorge Mario Bergoglio, noto per il suo rifiuto del lusso, ha sorpreso tutti scegliendo il mitico Casio F-91W: un orologio digitale da pochi euro, simbolo della cultura pop anni ’90. Leggero, preciso, funzionale. Un manifesto vivente della sua idea di Chiesa povera tra i poveri.
Il Casio di Papa Francesco è diventato virale sui social, ripreso da meme e articoli in tutto il mondo. Un oggetto quasi banale, che però ha assunto un significato potente: umiltà, praticità, accessibilità.

Leone XIV e lo smartwatch: la Chiesa entra nell’era digitale?
Con l’elezione di Papa Leone XIV, la Chiesa sembra voler compiere un passo simbolico verso il futuro. Non si tratta di un pontefice reale (almeno, non ancora), ma di una figura simbolica per rappresentare l’integrazione tra spiritualità e tecnologia.
Secondo le voci, Leone XIV sarebbe il primo Papa ad aver scelto di indossare uno smartwatch, forse un Apple Watch o un modello WearOS, non solo per ricevere notifiche ma per monitorare la salute, i passi, il battito cardiaco. Una scelta che suscita curiosità, ma anche domande sul rapporto tra fede, corpo e tecnologia.
Orologi e Papi: simboli di un’epoca
L’orologio al polso di un Papa non è mai solo un oggetto. Racconta un approccio al tempo, alla modernità, al popolo. Se un tempo il pontefice scandiva il ritmo della Chiesa con la parola, oggi può farlo anche con uno schermo digitale.
Dal Rolex classico al minimalismo filosofico del Meistersinger, dal Casio economico allo smartwatch connesso, gli orologi dei papi sono diventati strumenti di comunicazione silenziosa.
Una narrazione che evolve con i tempi, ma che continua a riflettere la personalità e la visione del pontefice. E forse, più di ogni omelia, questi piccoli oggetti raccontano cosa significa oggi essere il pastore di un mondo che cambia.