Prosegue senza sconti il percorso giudiziario di Louis Dassilva, il 35enne di origine senegalese detenuto con l’accusa di aver brutalmente ucciso Pierina Paganelli, l’anziana assassinata con 29 coltellate nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023. Il delitto si consumò nel garage del complesso residenziale di via del Ciclamino, a Rimini, e da allora ha suscitato grande clamore mediatico e popolare.
A distanza di mesi dal fatto, il Tribunale del Riesame di Bologna ha ora dichiarato improcedibile l’ultimo appello presentato dalla difesa dell’indagato. Si tratta di un nuovo punto a sfavore per Dassilva, la cui posizione resta gravemente compromessa.
Le motivazioni del Tribunale: “Ricorso su temi già esaminati”
Secondo quanto riferito dai legali dell’uomo, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, la decisione del collegio giudicante si fonderebbe sull’argomentazione che l’appello presentava contenuti già trattati in precedenti ricorsi.
“Si presume che il Tribunale abbia ritenuto che l’appello avesse ad oggetto i medesimi temi già affrontati in precedenza,” ha dichiarato l’avvocato Fabbri. “Non appena riceveremo le motivazioni ufficiali, ci rivolgeremo alla Corte di Cassazione per impugnare questo provvedimento.”
La decisione odierna è legata all’udienza del 22 maggio, durante la quale si è discusso un ricorso contro l’ordinanza del GIP Vinicio Cantarini, che aveva respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dalla difesa. Tuttavia, i legali fanno riferimento a un iter iniziato già lo scorso 17 aprile, quando un’udienza si era svolta a seguito del rinvio disposto dalla Cassazione, che a gennaio aveva annullato la prima misura cautelare per difetto di motivazione.
Situazione processuale: tre rigetti e due ricorsi pendenti
Con quest’ultima dichiarazione di improcedibilità, salgono a tre i pronunciamenti negativi emessi dal Riesame nei confronti di Dassilva. I suoi legali, però, non si arrendono: è già stato preannunciato un secondo ricorso in Cassazione, che dovrebbe affiancare quello annunciato nella giornata odierna.
La tempistica delle prossime tappe giudiziarie è legata alla pubblicazione delle motivazioni del Tribunale di Bologna. Solo dopo quel passaggio formale sarà possibile inoltrare i ricorsi. Secondo fonti vicine alla difesa, è plausibile che un nuovo giudizio cautelare possa arrivare entro settembre, proprio in concomitanza con l’apertura del processo in Corte d’Assise a Rimini.
Louis Dassilva resta in carcere: il processo si annuncia lungo e complesso
Nel frattempo, Louis Dassilva resta detenuto nel carcere in cui si trova dal 16 luglio 2024, data in cui fu eseguita l’ultima ordinanza di custodia cautelare. La sua posizione resta delicata, con un’accusa pesantissima sulle spalle: quella di aver perpetrato un omicidio efferato, consumato con particolare violenza e crudeltà.
L’intero procedimento penale si preannuncia complesso, lungo e seguito da vicino dall’opinione pubblica, anche a causa della brutalità del crimine e del contesto in cui è avvenuto: un tranquillo quartiere residenziale trasformato improvvisamente in teatro di sangue.
Attesa per l’autunno, occhi puntati sulla Corte d’Assise
Mentre la difesa prepara nuove mosse, le istituzioni giudiziarie proseguono nel loro lavoro. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la Corte di Cassazione accoglierà i ricorsi e, eventualmente, se vi sarà un ulteriore passaggio davanti al Riesame. In ogni caso, il processo principale che si celebrerà presso la Corte d’Assise di Rimini rappresenterà il vero momento decisivo.
Nel frattempo, l’opinione pubblica resta in attesa, divisa tra la richiesta di giustizia per Pierina Paganelli e il principio, sempre fondamentale, della presunzione di innocenza per l’imputato fino a sentenza definitiva.
