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Omicidio di Chiara Poggi, l'ex maresciallo Francesco Marchetto: «Ignorate altre piste, l'alibi delle sorelle Cappa è un mistero»

Omicidio di Chiara Poggi, l’ex maresciallo Francesco Marchetto: «Ignorate altre piste, l’alibi delle sorelle Cappa è un mistero»

A Garlasco il caso Poggi torna sotto i riflettori, con elementi inediti e figure già note che rientrano nella narrazione investigativa. Tra queste c’è Francesco Marchetto, ex maresciallo dei carabinieri, rimosso dalle indagini appena dieci giorni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell’agosto del 2007.

Marchetto fu accusato di aver agevolato Alberto Stasi, allora indagato, per non aver sequestrato una bicicletta nera da donna simile a quella vista da una testimone e presente nella casa della famiglia Stasi. Sebbene il procedimento a suo carico sia finito in prescrizione, l’ex maresciallo è stato condannato a un risarcimento di 40mila euro in favore della famiglia Poggi. Ospite del programma “La Vita in Diretta”, ha dichiarato: «Finalmente si stanno muovendo nella direzione che suggerisco da anni».

Le parole dell’ex comandante Marchetto: “Ora si cerca la verità”

Marchetto fu uno dei primi ad accedere alla villetta dei Poggi il giorno del delitto. «Quello che mi colpì subito fu il caos», racconta, sottolineando come la scena del crimine fosse affollata da troppe persone. «In una situazione così compromessa è difficile fare accertamenti precisi. Dove regna la confusione, manca la chiarezza». Secondo l’ex maresciallo, molti degli agenti presenti non avrebbero dovuto essere lì, il che avrebbe compromesso l’efficacia delle operazioni investigative.

Dopo appena dieci giorni, Marchetto fu allontanato dal caso. «Volevo che si indagasse a 360 gradi, non solo sulla pista che portava a Stasi. Ma quando ho proposto di valutare altre possibilità, sono stato messo da parte». A suo avviso, se all’epoca si fosse valutata oggettivamente la bilancia delle responsabilità, il peso sarebbe potuto ricadere su altre figure, rimaste invece nell’ombra.

Le nuove piste e i sospetti sulle gemelle Cappa

Nelle recenti dichiarazioni rilasciate a Repubblica, Marchetto ha ribadito i suoi dubbi sulle gemelle Cappa, personaggi secondari mai davvero indagati a fondo. «C’era un testimone che contraddiceva i movimenti della madre quella mattina, e un altro, Muschitta, che descrisse in dettaglio Stefania Cappa su una bicicletta, troppi elementi per pensare a una menzogna». Secondo l’ex carabiniere, sarebbe stato necessario perquisire l’abitazione delle gemelle e compiere accertamenti più approfonditi. Tuttavia, come riferisce, il capitano Cassese rispose: “Hanno un alibi”. Marchetto chiosa: «Ma chi lo ha mai verificato davvero?»

Verso una riapertura del caso?

Le dichiarazioni di Marchetto si inseriscono in un contesto dove nuovi testimoni e scenari mai esplorati stanno emergendo. Una fase investigativa che potrebbe cambiare radicalmente la narrativa del caso Poggi, che da anni suscita interrogativi e alimenta dubbi. Secondo l’ex comandante, «le nuove indagini porteranno finalmente alla verità. Stasi è innocente». Se queste affermazioni dovessero trovare conferme nelle prossime settimane, il cold case di Garlasco potrebbe davvero imboccare una nuova direzione.

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