Parigi avrebbe dovuto vivere una notte di festa memorabile dopo il trionfo del Paris Saint-Germain nella finale di Champions League contro l’Inter. Ma ciò che si è consumato tra sabato 31 maggio e domenica 1° giugno è stata una delle notti più buie per la capitale francese.
Gli Champs-Élysées, epicentro dei festeggiamenti, si sono trasformati in uno scenario di devastazione, saccheggi, scontri con la polizia e sangue. Il bilancio è pesantissimo: due persone decedute, centinaia di feriti, 559 arresti e decine di veicoli e negozi distrutti.
Saccheggi nel cuore della capitale: negozi assaltati e auto incendiate
Tra la folla in delirio per la vittoria, si sono infiltrati gruppi di teppisti che hanno approfittato del caos per mettere a segno atti di vandalismo e saccheggi. Uno dei primi obiettivi è stato un negozio di scarpe, dove la polizia è riuscita a intervenire, ma gli assalitori hanno continuato a lanciare razzi e oggetti contro la saracinesca. Poco dopo, una nota catena di arredamento è stata depredata in una via adiacente.
Un’auto è stata data alle fiamme, costringendo le forze dell’ordine a ricorrere al lancio di gas lacrimogeni per cercare di contenere la furia incontrollata. La situazione è degenerata in una vera e propria guerriglia urbana.

Due morti e centinaia di arresti: il bilancio della notte choc
La polizia ha confermato due decessi: una donna in scooter è stata travolta e uccisa da un’auto durante i festeggiamenti a Parigi, mentre a Bordeaux, un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a morte durante disordini legati alle celebrazioni. A Grenoble, un’auto ha investito alcuni passanti, ferendone gravemente due.
Secondo il Ministero dell’Interno francese, sono stati 491 i fermati nella sola Parigi, su un totale di 559 arresti in tutta la Francia. Circa 5.400 agenti tra polizia e gendarmi erano stati dispiegati in vista dell’evento, ma non sono bastati a prevenire gli scontri. Nove agenti risultano feriti.
Il ministro Retailleau: “Barbari, non tifosi”
Durissimo il commento del ministro dell’Interno Bruno Retailleau, che ha definito i responsabili delle violenze “barbari”, distinguendoli nettamente dai veri tifosi. “È inaccettabile – ha scritto su X – che non si possa festeggiare una vittoria sportiva senza dover temere le azioni di una minoranza di delinquenti che non rispettano nulla”.
Le parole del ministro hanno sollevato critiche dall’opposizione, che lo accusa di generalizzazione e di non aver previsto misure più efficaci per evitare l’escalation di violenza.

Danni a tappeto: arredo urbano distrutto e incendi in tutta Parigi
Oltre agli Champs-Élysées, devastazioni si sono registrate in diverse zone della capitale. Cartelloni pubblicitari, pensiline, biciclette in condivisione e altri elementi dell’arredo urbano sono stati distrutti o dati alle fiamme, in particolare all’altezza del Pont de Jéna. In alcuni casi, la polizia ha dovuto utilizzare granate anti-accerchiamento per respingere gli assalti più violenti.
Parata blindata: misure straordinarie per la sfilata dei campioni
Nonostante i disordini, la parata per celebrare la vittoria del PSG si terrà regolarmente nel pomeriggio del 1° giugno sugli Champs-Élysées, ma con misure di sicurezza senza precedenti. L’accesso sarà limitato a 110.000 persone, divise in tre grandi “box” da 35.000 spettatori ciascuno, protetti da barriere invalicabili. I giocatori sfileranno su due autobus scoperti per mostrare la coppa conquistata a Monaco.
Subito dopo, i campioni verranno ricevuti all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, mentre in serata è previsto un mega evento al Parco dei Principi, con uno show musicale riservato esclusivamente agli abbonati del club.