“Non è affatto alla mano”: Caprarica smonta l’immagine pubblica di Re Carlo

Con l’arrivo in Italia di Re Carlo III e della Regina Camilla, si è acceso il dibattito tra le principali emittenti italiane. Rai, Mediaset e La7 si sono contese la presenza di Antonio Caprarica, il noto esperto della famiglia reale britannica.

Il giornalista, da anni volto autorevole nel raccontare le vicende della monarchia inglese, ha condiviso particolari interessanti sulla figura del nuovo sovrano.

Durante un’intervista a Pomeriggio 5, Caprarica ha rivelato di aver avuto diverse conversazioni private con Re Carlo.

Da questi incontri è emerso un dettaglio affascinante: il sovrano avrebbe una sincera passione per l’Italia e un forte legame emotivo con il nostro Paese. Tuttavia, il giornalista non ha mancato di sottolineare un aspetto meno noto del re, rivelando un lato meno accessibile rispetto alla sua immagine pubblica.

Re Carlo ama davvero l’Italia?

Secondo quanto riferito da Caprarica, Carlo d’Inghilterra nutre un amore autentico per l’Italia, un sentimento che va oltre la semplice ammirazione.

Ogni sua visita nel Bel Paese è vissuta con entusiasmo, tanto che nei colloqui confidenziali avrebbe più volte espresso la sua stima per la cultura e la storia italiana.

In particolare, la visita al Quirinale avrebbe avuto per lui un significato speciale. Caprarica ha spiegato che, nonostante il prestigio di Buckingham Palace, il confronto con la residenza presidenziale italiana non regge: “Il Quirinale è una vera reggia, mentre Buckingham nasce come una casa di campagna nobilitata nel tempo.”

Questo raffronto sottolinea quanto il nostro patrimonio architettonico venga apprezzato a livello internazionale, anche da chi, come Carlo, rappresenta una delle monarchie più antiche d’Europa.

Cosa differenzia Carlo e Camilla da Carlo e Diana?

Durante una riflessione televisiva, è stato trasmesso un servizio che metteva a confronto le visite romane della coppia Carlo-Diana con quelle dell’attuale coppia reale. Caprarica, tuttavia, ha preso le distanze da questa narrazione.

A suo dire, gli anni di Diana erano segnati da una crisi profonda all’interno della monarchia britannica. Nonostante la principessa fosse molto amata all’esterno, la realtà interna al matrimonio con Carlo era ben diversa: fredda, distante, quasi teatrale. A Roma, i due apparivano visibilmente separati, senza alcun segno di complicità.

Oggi, invece, Re Carlo e Camilla si mostrano affiatati, complici e armonici, dando un’immagine ben più stabile e matura della monarchia.

ANTONIO CAPRANICA GIORNALISTA

Re Carlo è davvero così affabile?

Nonostante l’apparenza amichevole e il comportamento aperto in pubblico, Caprarica ha voluto chiarire che Carlo, in privato, è molto più rigido di quanto sembri.

A La7, il giornalista ha spiegato che il re mantiene un atteggiamento estremamente consapevole del proprio ruolo. Lo paragona al suo avo Edoardo VII: cortese ma inflessibile, pronto a far notare a chiunque dimentichi la sua posizione regale. Un re, dunque, che sa essere severo quando necessario, pur mostrandosi aperto e sorridente davanti alle folle.

Un Re moderno ma con solide radici

Carlo ha rivoluzionato, seppur gradualmente, l’immagine della monarchia. Si lascia avvicinare, abbracciare, perfino baciare – un atteggiamento impensabile ai tempi della Regina Elisabetta II.

Questa nuova postura pubblica non è solo una scelta di stile, ma una precisa strategia di sopravvivenza della monarchia stessa. Secondo Caprarica, è un segnale evidente dell’eredità lasciata da Lady Diana, che per prima ha cercato di avvicinare la famiglia reale alla gente comune.

Re Carlo, dunque, starebbe portando avanti questa trasformazione in chiave populista, mantenendo però un forte senso del dovere istituzionale.

Carlo è sincero nella sua lotta per l’ambiente e l’inclusività?

Se su alcuni aspetti il sovrano può apparire costruito, su altri – secondo Caprarica – è invece profondamente autentico. In particolare, il suo impegno per la tutela ambientale e la lotta contro ogni forma di discriminazione è reale e motivato da una sincera convinzione personale.

Carlo si batte da anni per le cause ecologiche e sociali, ben prima che diventassero temi centrali nell’agenda politica globale. È un uomo che crede nei valori, e su questi valori ha costruito la sua immagine di re moderno, in cerca di equilibrio tra tradizione e progresso.


Il ritratto di Re Carlo tracciato da Antonio Caprarica ci restituisce l’immagine di un sovrano complesso, sfaccettato, a volte contraddittorio. Ama profondamente l’Italia, si mostra disponibile con il pubblico, ma nel privato non rinuncia a sottolineare la sua regalità.

È un uomo di valori, impegnato nella modernizzazione della monarchia senza rinnegare le sue radici. E forse è proprio questo il segreto della sua forza: un re che si reinventa, rimanendo sempre se stesso.

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