Musetti, finale amara a Montecarlo: il sogno si spezza sul più bello, fatale anche un problema fisico

È finita nel modo più doloroso possibile per Lorenzo Musetti. Dopo un primo set da incorniciare, dominato con grande autorità e precisione, l’azzurro ha dovuto alzare bandiera bianca nel momento decisivo. La finale dell’ATP di Montecarlo 2025 si è chiusa con un verdetto amaro: Carlos Alcaraz ha vinto in tre set (3-6, 6-1, 6-0), approfittando anche di un problema muscolare che ha fermato Musetti proprio mentre tutto sembrava ancora aperto.

Il primo set era stato un capolavoro dell’italiano: pulito nei colpi, chirurgico nelle scelte, quasi perfetto. Alcaraz, al contrario, era apparso nervoso e impreciso. Ma nel secondo set è cambiato tutto: lo spagnolo ha alzato il ritmo, ha costretto Musetti a rincorrere, e punto dopo punto ha preso il controllo del gioco.

Il colpo del destino: Musetti frenato da un guaio muscolare

Il vero colpo di scena è arrivato all’inizio del terzo set. Dopo aver resistito eroicamente nel secondo – in cui ha annullato ben quattro set point a Alcaraz – Lorenzo ha cominciato a mostrare segni di sofferenza fisica. Un fastidio alla coscia destra lo ha colpito improvvisamente, costringendolo a rallentare, a non spingere più con la solita intensità.

Nonostante il dolore e la difficoltà nel muoversi, Musetti ha scelto di restare in campo fino alla fine, dimostrando grande dignità e rispetto per l’avversario e per il pubblico. Sul 3-0 per Alcaraz, è intervenuto anche il fisioterapista, ma il problema fisico si è rivelato troppo serio per essere gestito in pochi minuti. Da lì in poi, la finale ha avuto un unico padrone.

Alcaraz campione: Montecarlo è suo, Musetti esce tra gli applausi

Carlos Alcaraz ha chiuso la partita in un’ora e 47 minuti, conquistando il suo primo titolo a Montecarlo, il sesto Masters 1000 della carriera e balzando al secondo posto del ranking ATP, superando Zverev. La sua crescita sulla terra battuta si conferma impressionante, soprattutto dopo un inizio di stagione altalenante. Ora guida anche la “Race”, la classifica che proietta verso le Finals di fine anno.

Per Musetti, nonostante la sconfitta, il torneo resta straordinario. A soli 23 anni, l’azzurro sale all’undicesimo posto del ranking, distante solo 15 punti dalla top 10. Il suo percorso monegasco ha mostrato progressi notevoli e una maturità crescente, fatta di rimonte, coraggio e personalità.

Il match di oggi è stato diverso: questa volta aveva vinto il primo set e si è ritrovato a dover rincorrere, pagando un prezzo fisico e mentale troppo alto. Ma la sua settimana resta da incorniciare. Musetti ha lasciato il campo a testa alta, consapevole di essere sempre più vicino all’élite del tennis mondiale.

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