Gli psicanalisti sono sempre più protagonisti della scena pubblica, al pari degli chef: li troviamo in televisione, nei podcast e perfino al Salone del Libro di Torino. Tra i più seguiti c’è Massimo Recalcati, che ha presentato il suo nuovo libro Uno diviso due (Feltrinelli), dedicato alle complesse dinamiche familiari tra fratelli e sorelle.
Durante un intervento all’Arena Robinson organizzata da la Repubblica, Recalcati ha affrontato anche il tema dell’educazione dei figli, criticando implicitamente alcuni colleghi che – secondo lui – puntano il dito contro la debolezza dei genitori moderni. «C’è chi sostiene che oggi i genitori siano smidollati e che debbano tornare ad alzare la voce, magari con il bastone in mano. Ma questo approccio non funziona più», ha dichiarato.
Il riferimento velato sembra indirizzato a Paolo Crepet, che in varie apparizioni televisive ha accusato gli adulti di essere troppo indulgenti. Recentemente, al Corriere della Sera, Crepet ha dichiarato che i genitori dovrebbero essere “istruttori di volo”, non custodi di comfort zone.
Recalcati ha invece proposto una visione diversa: «Il messaggio educativo passa dall’esempio. Mostrare che il non poter avere tutto è ciò che dà valore alla vita. Solo così si accende il desiderio autentico». E ha concluso sottolineando come la vera prevenzione verso comportamenti distruttivi nei giovani non passi dal controllo, ma dalla trasmissione di una passione: «Quando un figlio ha una vocazione, una spinta a vivere intensamente, allora sì che possiamo parlare di vera cura».
