Marco Giallini, dal grande schermo alla vita privata: il dolore, la famiglia e la passione per la recitazione

Marco Giallini si prepara a vestire nuovamente i panni del vicequestore Rocco Schiavone, il protagonista della celebre fiction ispirata ai romanzi di Antonio Manzini. La serie, che ha conquistato un vasto pubblico di appassionati, torna in onda su Rai 2 con la sesta stagione, in programma per la serata di mercoledì 19 febbraio.

Un attore di talento e un uomo dal cuore ferito

Giallini è noto non solo per il suo straordinario talento nel mondo del cinema e della televisione, ma anche per la sua riservatezza sulla vita privata. Tuttavia, un evento drammatico ha segnato profondamente la sua esistenza: nel 2011 ha perso la moglie Loredana, un dolore che lo ha accompagnato per anni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attore ha ricordato quel tragico momento: «Per due anni continui a pensare che possa rientrare a casa da un momento all’altro, poi capisci che morire è una cosa naturale. Ma non a 40 anni. Non tra le mie braccia, mentre stiamo per partire per le vacanze».

Le origini e il debutto di Marco Giallini

Nato a Roma il 4 aprile 1963, Giallini ha sempre nutrito una profonda passione per il cinema e il teatro. A soli 22 anni ha deciso di trasformare questo interesse in una carriera, iscrivendosi alla scuola teatrale “La Scaletta” della capitale. Prima di affermarsi nel mondo dello spettacolo, ha svolto diversi lavori per mantenersi, tra cui quello di imbianchino, alternando le giornate lavorative con le serate passate a studiare recitazione.

Dai palcoscenici teatrali al grande schermo

Tra il 1988 e il 1996, Giallini ha avuto l’opportunità di lavorare con alcuni dei più grandi nomi del teatro italiano, tra cui Arnoldo Foà, Ennio Coltorti e Adriano Vianello. Il suo esordio nel cinema risale al 1986 con una breve apparizione nel film “Grandi magazzini”, seguita l’anno successivo da un’altra piccola parte in “Rorret”. Il primo ruolo significativo arrivò nel 1995 grazie al regista Angelo Orlando, che lo scelse per “L’anno prossimo vado a letto alle dieci”.

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Il successo e la consacrazione

Nel 1998, Giallini ha preso parte a pellicole di rilievo come “L’ultimo capodanno” e “L’odore della notte”. La vera svolta per la sua carriera è arrivata nel 2008 con l’interpretazione di “Il Terribile” in “Romanzo Criminale – La serie”. Successivamente ha lavorato con Carlo Verdone in “Io, loro e Lara” e ha preso parte alla serie “La nuova squadra”. Tra i film più celebri in cui ha recitato figurano “Tutti contro tutti”, “Buongiorno papà”, “Loro chi?” e il campione d’incassi “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, uscito nel 2016. Lo stesso anno è stato scelto per interpretare Rocco Schiavone, ruolo che gli ha regalato un enorme successo televisivo.

Un attore pluripremiato

Nel corso della sua carriera, Marco Giallini ha ricevuto numerose candidature ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, aggiudicandosi quest’ultimo premio per tre volte grazie alle sue interpretazioni in “ACAB – All Cops Are Bastards”, “Tutta colpa di Freud” e “Perfetti sconosciuti”. Il 2025 lo vedrà protagonista del nuovo film di Paolo Genovese, “Follemente”, un’altra tappa importante nel suo percorso artistico.

La famiglia e il ricordo della moglie Loredana

Nonostante la sua grande riservatezza, si sa che Giallini nel 2000 ha conseguito la laurea in lettere e filosofia. Nel 1993 ha sposato la sua amata Loredana, con cui ha avuto due figli, Diego e Rocco, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2005. Il 27 giugno 2011, un drammatico evento ha sconvolto la sua vita: la moglie è venuta a mancare a causa di un’emorragia cerebrale.

Durante un’intervista al programma “La confessione” condotto da Peter Gomez, Giallini ha raccontato di non essere mai riuscito a superare completamente quel lutto: «A dodici anni dalla sua scomparsa, non ho ancora metabolizzato il dolore. Vivo con il suo ricordo ogni giorno, come Marina con Rocco Schiavone. Ma poi, perché dovrei dimenticare? Lo accetti, ma resta sempre dentro di te».

Un padre premuroso e protettivo

In un’intervista al settimanale Sette, l’attore ha parlato del suo ruolo di padre, spiegando di essere molto attento ai suoi figli: «Sono un papà protettivo, se il maggiore rientra alle quattro del mattino, io resto sveglio fino a quell’ora… proprio come faceva mio padre con me». Ha poi ricordato con affetto il genitore, che lo aspettava sveglio fino a tardi, pronto a spegnere la lampada appena lo sentiva rientrare.

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La passione per le moto e il grave incidente

Oltre alla recitazione, Marco Giallini ha sempre avuto una grande passione per le moto. Nel 2007, però, un grave incidente in sella a una delle sue tre motociclette ha messo a rischio la sua carriera. A pochi giorni dall’inizio delle riprese di “Romanzo Criminale”, è stato ricoverato in terapia intensiva con 52 fratture. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, 90 giorni più tardi, con grande determinazione, si è presentato sul set, pronto a tornare in scena.

Un futuro ancora ricco di successi

Nonostante le difficoltà personali e le sfide affrontate nel corso degli anni, Marco Giallini continua a essere uno degli attori più apprezzati del panorama italiano. Il suo talento, la sua dedizione e la sua capacità di emozionare il pubblico lo rendono un volto imprescindibile del cinema e della televisione italiana. Con nuovi progetti all’orizzonte, il suo percorso artistico promette di regalare ancora molte sorprese.

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