Lucrezia Lante della Rovere è molto più di un volto noto del panorama televisivo e cinematografico italiano. Figlia della celebre Marina Ripa di Meana, personaggio discusso e anticonformista, e dell’aristocratico Alessandro Lante della Rovere, Lucrezia nasce a Roma il 19 luglio 1966 in una famiglia che già porta con sé una forte impronta culturale e mondana. Eppure, la sua carriera non è mai stata il risultato di scorciatoie o favoritismi: è frutto di dedizione, talento e scelte anche controcorrente.
Giovanissima, appena quindicenne, debutta come modella. Ma è il cinema ad accorgersi quasi subito del suo fascino e della sua intensità. È il maestro Mario Monicelli a offrirle la prima vera occasione sul grande schermo, scegliendola per il cast del film Speriamo che sia femmina, al fianco di giganti come Stefania Sandrelli, Catherine Deneuve, Giuliana De Sio e Liv Ullmann. Un battesimo artistico di altissimo livello che spalanca le porte di una carriera importante.
Una carriera tra cinema, teatro e televisione
Dopo il debutto cinematografico, Lucrezia si afferma rapidamente come una delle interpreti più credibili e amate del panorama italiano. Le sue performance teatrali sono intense e sempre raffinate, mentre il pubblico televisivo la segue con crescente affetto nelle fiction di successo a cui prende parte.
L’attrice non si è mai lasciata incasellare: la sua presenza scenica le permette di spaziare tra ruoli drammatici, personaggi ambigui, donne complesse. E non mancano incursioni in contesti più leggeri e popolari: nel 2012 partecipa infatti a Ballando con le stelle, in coppia con Simone Di Pasquale. Sorpresa e sorpresa: Lucrezia incanta anche sulla pista da ballo, rivelando una grazia e un ritmo che le valgono gli elogi di pubblico e giuria.
Il difficile rapporto con la madre Marina Ripa di Meana
Uno degli aspetti più discussi e delicati della vita di Lucrezia è stato il suo rapporto con la madre Marina. Un legame profondo, ma spesso conflittuale. Durante la sua intervista a Belve, nella puntata in onda il 3 giugno 2025, l’attrice ha ricordato così la madre:
“Non la giudicavo. La cosa per cui ci scontravamo molto è che non ero come lei. E lei mi attaccava perché in fondo voleva che fossi spregiudicata come lei, che facessi le cose che faceva lei”.
La distanza tra le loro personalità ha reso il rapporto burrascoso, ma al tempo stesso indissolubile. Alla morte di Marina Ripa di Meana, avvenuta nel 2018, Lucrezia ha dovuto affrontare un dolore profondo, segnato da quell’amore irrisolto e dalla difficoltà di essere figlia di una donna tanto ingombrante quanto affascinante.

Amori, figlie e oggi anche nonna: la vita privata di Lucrezia
Dal punto di vista personale, Lucrezia Lante della Rovere ha vissuto momenti intensi e importanti. È diventata madre molto giovane: a soli 21 anni ha dato alla luce le gemelle Ludovica e Vittoria, nate dalla sua relazione con Giovanni Malagò, presidente del CONI, con il quale è rimasta legata per circa quattro anni.
Oggi, Lucrezia è anche una felice nonna. A Verissimo ha dichiarato con orgoglio:
“Le mie figlie hanno due bellissime famiglie: una ha tre figli e l’altra due”.
Un nuovo ruolo, quello della nonna, che la arricchisce e le regala una serenità diversa, più matura e consapevole.
L’amore intenso con Luca Barbareschi e il dolore della rottura
Tra le relazioni sentimentali più importanti dell’attrice spicca quella con Luca Barbareschi. I due hanno condiviso sette anni di amore e passioni forti, ma anche di contrasti. L’attore e regista, in un’intervista al Corriere della Sera, ha ammesso:
“Per Lucrezia ho abbandonato la famiglia. Quando poi lei mi ha lasciato credevo di morire dal dolore”.
Lucrezia, dal canto suo, ha spiegato sempre a Belve che la fine della relazione è stata inevitabile, a causa di uno stile di vita che a un certo punto non sentiva più suo:
“Ero affascinata da Luca. Poi c’erano le trasgressioni. Era una vita molto rock ‘n’ roll, ma quando è diventata troppo rock ‘n’ roll ho detto: si salvi chi può”.
Una donna libera, un’artista autentica
Lucrezia Lante della Rovere è oggi una delle attrici più rispettate del panorama italiano. Mai banale, mai schiava dell’immagine, ha saputo costruire un’identità professionale solida e coerente, attraversando decenni di spettacolo italiano con eleganza e verità.
La sua storia è fatta di talento, di scelte coraggiose, di momenti difficili ma anche di grandi soddisfazioni. Un volto e una voce che continuano a raccontare storie con intensità, lasciando sempre un segno.