Legumi e dieta: Ecco perché chi mangia legumi resta magro

Sebbene la maggior parte delle persone sottovaluti l’importanza di integrare i legumi nella propria dieta, il consumo regolare di questi alimenti può contribuire notevolmente alla salute generale.

È stato dimostrato che apportano benefici alla salute cardiovascolare, riducono l’ipertensione (pressione alta) e in alcuni studi sono associati a una riduzione delle malattie cardiache.

Legumi e malattie cardivascolari

I benefici dei legumi (che comprendono fagioli, piselli e lenticchie) sono descritti in dettaglio in un rapporto speciale pubblicato dalla rivista Advance in Nutrition. Le malattie cardiovascolari sono oggi la principale causa di morte nel mondo. È quindi utile consumare legumi (soprattutto fagioli), in quanto offrono una preziosa fonte di nutrienti che contribuiscono alla salute del cuore.

I legumi ci offrono proteine, fibre e carboidrati che rallentano l’assorbimento del cibo nel sangue, contribuendo a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Contengono molti altri nutrienti, tra cui vitamine del gruppo B, acido folico e tiamina. Hanno anche minerali essenziali come zinco e ferro.

Tra questi alimenti, piselli e fagioli forniscono molte fibre e fitosteroli. La loro peculiarità come fonti proteiche assume un significato particolare, poiché i legumi sono ricchi di entrambi i gruppi di nutrienti allo stesso tempo.

La sostituzione delle proteine di origine animale con proteine di origine vegetale può ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Esiste, infatti, una correlazione diretta tra la riduzione del rischio di complicazioni o malattie cardiovascolari e coronariche.

Tra gli studi condotti finora, ve ne sono ventotto che mostrano una relazione tra il consumo di legumi e un maggiore benessere cardiovascolare e sette che non hanno trovato questa correlazione.

In un recente studio iraniano, 6.504 persone sono state osservate per 7 anni in merito alle loro abitudini alimentari. Una dieta che include i legumi è associata a una riduzione del 34% del tasso di mortalità delle persone anziane, mentre nessun beneficio è stato riscontrato tra gli individui di mezza età. Ma questo dipende dalla quantità di legumi effettivamente consumata da questi individui.

Sulla base dello studio, si potrebbe ragionevolmente concludere che i legumi sono particolarmente benefici per gli anziani. Ma in un altro studio giapponese si è scoperto che il consumo di almeno 4 porzioni di legumi a settimana porta a benefici tangibili per tutti.