La Rai registra nuovi marchi per il Festival post-Sanremo: si apre l’era del “Festival Rai della Musica Italiana”?

La Rai registra nuovi marchi per il Festival post-Sanremo: si apre l’era del “Festival Rai della Musica Italiana”?

Verso un nuovo nome e una nuova casa per il Festival più amato dagli italiani? Ecco cosa sta succedendo dietro le quinte

In queste ore ha iniziato a circolare una notizia che potrebbe cambiare per sempre il volto del Festival di Sanremo così come lo conosciamo. Secondo quanto riportato da fonti autorevoli, tra cui Il Messaggero e alcuni insider sul web, la Rai avrebbe avviato le pratiche per registrare nuovi marchi legati al nome del celebre evento musicale. Un passo che, se confermato, potrebbe sancire l’inizio di una nuova era per il Festival più popolare della televisione italiana.

I nuovi nomi del Festival depositati dalla Rai

Stando a quanto rivelato dal profilo social “Cinguetterai”, la Rai avrebbe depositato ben tre nomi alternativi per il Festival:

  • Festival Rai della Musica Italiana
  • Il Festival della Rai
  • Italian Song Contest Rai

Tre denominazioni che suggeriscono un futuro potenzialmente slegato dal legame storico con la città di Sanremo. Questa mossa lascia presagire un possibile rebranding completo, in vista di un Festival più moderno, forse itinerante, e con una vocazione più nazionale e internazionale.

Il futuro incerto di Sanremo: stop dal 2027?

Il contratto attualmente in vigore tra la Rai e il Comune di Sanremo prevede la permanenza del Festival nella cittadina ligure solo fino al 2026. Dopo questa data, la situazione è tutta da definire. Sebbene alcune fonti, come Fanpage, sostengano che il Festival potrebbe rimanere all’Ariston fino al 2028, la registrazione di nuovi marchi alimenta i dubbi sulla tenuta dell’accordo.

Festival itinerante? Le ipotesi in campo

Secondo le indiscrezioni raccolte da Il Messaggero, la Rai starebbe vagliando l’idea di trasformare il Festival in un evento itinerante, capace di spostarsi ogni anno in una città diversa. Le località in lizza sarebbero già numerose e di grande appeal: Viareggio, la Costiera Amalfitana, Rimini, la Sicilia e la Puglia. Ognuna con la sua forte identità culturale, ognuna potenzialmente pronta ad accogliere l’evento musicale più seguito d’Italia.

Il nodo del marchio Sanremo

Uno degli ostacoli principali in caso di spostamento è rappresentato proprio dal nome “Sanremo”, fortemente legato all’identità storica del Festival. La registrazione di marchi alternativi da parte della Rai rappresenterebbe quindi un modo per svincolarsi da questa connessione territoriale, qualora si decidesse davvero di portare il Festival altrove.

Il profilo Twitter che ha lanciato la notizia ha pubblicato anche alcuni screenshot tratti dal sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in cui sarebbero visibili le domande di registrazione dei nuovi titoli da parte della Rai. Una prova che rende l’indiscrezione sempre più concreta.

Le prossime edizioni: cosa sappiamo finora

Per il momento, resta confermato che l’edizione 2026 si svolgerà regolarmente a Sanremo, con Carlo Conti alla guida del Festival. Tuttavia, ciò che accadrà dopo resta avvolto nel mistero. Gli sviluppi sono attesi già nei prossimi mesi, quando si entrerà nel vivo delle trattative tra Rai, Comune di Sanremo e i potenziali nuovi partner territoriali.

Conclusione: rivoluzione in vista?

L’idea che il Festival possa perdere il nome “Sanremo” fa tremare milioni di fan e appassionati. Tuttavia, la Rai sembra intenzionata a rinnovare radicalmente l’evento, magari aprendolo a un pubblico più giovane e internazionale, senza più vincoli legati a un’unica località. Che si tratti di un semplice piano di riserva o dell’inizio di una rivoluzione culturale, lo scopriremo presto.

Nel frattempo, noi di quilink.it continueremo a seguire ogni sviluppo e siamo, come sempre, disponibili a eventuali rettifiche o integrazioni.

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