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Il killer di Denisa confessa un secondo femminicidio: ritrovato un altro cadavere

Il killer di Denisa confessa un secondo femminicidio: ritrovato un altro cadavere

Dopo aver confessato il brutale omicidio di Maria Danisa Adas, Vasile Frumuzache, 32 anni, cittadino romeno e guardia giurata residente a Monsummano Terme, ha ammesso di essere responsabile anche della morte di un’altra donna.

Secondo le dichiarazioni rilasciate agli inquirenti, l’uomo ha ucciso Ana Maria Andrei, una donna romena di cui si erano perse le tracce nell’estate del 2024.

La scomparsa di Ana Maria Andrei e la svolta dopo mesi

Ana Maria, secondo le ricostruzioni, era scomparsa a Montecatini Terme. La sua assenza era stata denunciata da una parente il 1° agosto 2024.

Per mesi il suo caso era rimasto senza risposte. Tutto è cambiato con la confessione shock di Frumuzache, che ha condotto gli inquirenti nel punto in cui aveva occultato il corpo, nella stessa area in cui pochi giorni fa era stato rinvenuto il corpo decapitato di Denisa.

Sebbene i resti non siano ancora stati ufficialmente identificati, la magistratura ha disposto l’esame del DNA per confermare l’identità della vittima. Il ritrovamento ha rafforzato il sospetto di un legame tra i due crimini.

Due omicidi, un solo killer: le motivazioni agghiaccianti

Durante l’interrogatorio, Frumuzache ha ammesso di aver ucciso Ana Maria dopo un rifiuto a una prestazione sessuale a pagamento.

La vettura della donna, che era stata riverniciata, è stata trovata nella sua proprietà, durante una nuova perquisizione condotta dalla polizia. Era nascosta in un box riconducibile al killer, che vive con la moglie e i due figli.

Nel caso di Denisa, Frumuzache ha raccontato una dinamica ancora più inquietante: secondo la sua versione, la donna lo avrebbe minacciato di rivelare alla moglie la loro relazione a pagamento, chiedendogli in cambio 10.000 euro. Per zittirla, l’uomo l’avrebbe strangolata in una stanza del residence di Prato, decapitata, e trasportata in auto fino alla campagna di Montecatini, dove ha abbandonato il corpo.

Telecamere, indizi e perquisizioni: l’indagine si allarga

L’uomo ha confermato di essere la persona ripresa dalle telecamere di sorveglianza nelle ore in cui Denisa è scomparsa.

Le immagini e le tracce raccolte nei punti indicati dal reo confesso verranno ora analizzate per cercare riscontri forensi. Intanto, la procura ha disposto una perquisizione nei confronti di un cittadino italiano, al momento non indagato, che risulta essere stato in contatto con Denisa la notte del 15 maggio, tra le 22:09 e le 23:36.

Questa persona era presente nel residence nello stesso arco temporale in cui si trovava anche Frumuzache, elemento che potrebbe fornire nuovi spunti investigativi. Le autorità stanno ora verificando tutte le interazioni tra i soggetti coinvolti.

Un caso che getta luce su una scia di violenza

Il duplice femminicidio ha scosso profondamente l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sul contesto in cui vivevano le due vittime, entrambe donne straniere e, secondo quanto emerso, coinvolte nel mondo della prostituzione. La brutalità degli omicidi e la freddezza della confessione gettano un’ombra inquietante sulla figura di Frumuzache, fino a pochi giorni fa padre di famiglia apparentemente irreprensibile.

L’indagine continua a ritmo serrato, con l’obiettivo di fare piena luce su tutti gli aspetti di questa vicenda agghiacciante.

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