Helena imbarazzata dalla reazione di Javier: “Stai zitto, sei nella mia live”

Sono passati quasi quattro mesi dalla conclusione dell’ultima edizione del Grande Fratello, ma l’eco mediatica generata dal reality sembra tutt’altro che sopita. Anzi, sui social network il clima è ancora teso, alimentato da fazioni di fan divisi in veri e propri schieramenti: Zelener, Heleners, Zeudane, Zeudine, Helevier. Un fenomeno che, se da una parte testimonia la forte presa emotiva dello show sul pubblico, dall’altra sta degenerando in episodi di autentico cyberbullismo.

Javier Martinez vittima di body shaming e insinuazioni infondate

Tra coloro che stanno pagando il prezzo più alto di questa guerra social c’è Javier Martinez, ex concorrente del programma, e attuale compagno di Helena Prestes.

Da mesi, infatti, il pallavolista è bersaglio di pesanti insulti su X (ex Twitter), dove molti utenti – nascosti dietro profili anonimi – si sono abbandonati a commenti denigratori sul suo aspetto fisico, oltre che su aspetti della sua vita privata e professionale.

In particolare, alcuni lo hanno accusato di stare con Helena unicamente per ottenere vantaggi economici e visibilità, insinuazioni che Javier ha deciso di non tollerare più in silenzio.

Lo sfogo durante una diretta Instagram

Nella serata di ieri, Martinez ha deciso di rompere il silenzio. Durante una diretta Instagram organizzata da Helena Prestes, Javier è intervenuto apertamente per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il momento è stato innescato dalla comparsa di un commento che inneggiava alle “Zelena”, ovvero le fan che sognano una relazione tra Zeudi Di Palma e la stessa Helena.

“Io ora ho letto ‘Zelena vive’. Io non capisco perché ancora, perché le Zelena…”, ha esordito visibilmente infastidito.

A quel punto, Helena ha cercato di intervenire per smorzare i toni, invitando il compagno alla cautela: “Stai zitto, amore, sei nella mia live, dai smettila, non fare così con loro. Io vi amo tutti”.

Tuttavia, Javier ha voluto comunque far passare il suo messaggio, con una punta di ironia: “Ok scusa. Sì anche io vi amo tutti. Allora io ringrazio il gruppo Zelena che ha regalato a Helena lo skateboard. Volevo dirvi che l’ho usato anche io, grazie”.

Helena prende le distanze, ma Javier non si trattiene

Helena, da parte sua, ha cercato di prendere le distanze dal pensiero espresso dal compagno, mantenendo un atteggiamento più conciliante:

“Io non parlerò mai di questa cosa e non mi prendo la responsabilità di quello che ha appena detto lui. Shut up”.

Prima di abbandonare la diretta, Javier ha lanciato un’ultima frecciata: “Ho solo detto che per me dovreste smettere di esistere. Però vabbè. Non avete senso”.

La modella brasiliana, visibilmente scossa dalla piega presa dalla conversazione, ha concluso: “Non è vero! Ragazzi non facciamo discussioni per questa cosa, ok? Devo respirare”.

Una reazione comprensibile dopo mesi di insulti

È difficile biasimare la reazione di Javier Martinez. Dopo mesi di offese, umiliazioni e insulti gratuiti ricevuti pubblicamente, non è sorprendente che abbia deciso di esprimere finalmente il proprio punto di vista. Essere etichettato come un “mostro”, “storto”, “fallito” o “approfittatore” senza una reale motivazione è una forma di violenza psicologica che nessuno dovrebbe subire, soprattutto quando è perpetuata da utenti anonimi e incontrollati.

Inoltre, risulta particolarmente surreale che si possa parlare di body shaming nei confronti di un atleta come Martinez, che per professione cura quotidianamente il proprio corpo. Ma la realtà dei social è ormai chiara: chiunque può diventare bersaglio di odio, a prescindere da meriti, risultati o aspetto fisico.

L’intervento di Javier Martinez non va letto come uno sfogo impulsivo, ma come la legittima reazione di un uomo stanco di essere oggetto di derisione e maldicenze. In un clima social sempre più tossico, è fondamentale riportare il dibattito entro i limiti del rispetto reciproco. Ed è auspicabile che anche i fan, troppo spesso protagonisti di dinamiche tossiche, riflettano sull’impatto delle proprie parole.