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Garlasco, svolta nel caso Chiara Poggi: «Andrea Sempio era presente al momento dell’omicidio» secondo la Procura

Garlasco, svolta nel caso Chiara Poggi: «Andrea Sempio era presente al momento dell’omicidio» secondo la Procura

Il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria con un colpo di scena: secondo la Procura di Pavia, Andrea Sempio si trovava nella villetta di via Pascoli la mattina del 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi venne brutalmente uccisa. Le nuove indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, si basano su elementi inediti che potrebbero rivoluzionare la ricostruzione di uno dei delitti più controversi d’Italia.

Tra i principali indizi emersi, c’è una traccia di DNA trovata sotto le unghie della vittima, che – secondo gli inquirenti – apparterrebbe proprio ad Andrea Sempio, allora diciannovenne. Ma non si tratta solo di genetica: l’accusa si fonda anche su nuovi dati telefonici, movimenti geolocalizzati e testimonianze rivalutate alla luce dei fatti più recenti. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ci sarebbero almeno quattro o cinque elementi capaci di collocare Sempio sulla scena del crimine.

L’interrogatorio decisivo e l’orario del delitto

Il 20 maggio è la data chiave per le indagini: la Procura ha convocato in Tribunale a Pavia sia Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, sia Andrea Sempio, mentre Marco Poggi, fratello di Chiara, verrà ascoltato a Venezia. L’obiettivo è incrociare le versioni e valutare i nuovi riscontri.

Secondo le ultime analisi, l’omicidio di Chiara Poggi sarebbe avvenuto tra le 9:12 e le 9:35 del mattino. Lo scontrino del parcheggio presentato da Sempio, con orario 10:18, non reggerebbe più come alibi, considerando che la distanza tra la sua abitazione e la casa della vittima è di soli 16 chilometri – percorribili in meno di venti minuti. Inoltre, i tabulati telefonici dimostrerebbero che il cellulare di Sempio si trovava a Garlasco, e non a Vigevano, come da lui sostenuto.

DNA sotto le unghie e nuovi scenari investigativi

La presenza del DNA di Andrea Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi è uno degli elementi più pesanti del fascicolo. L’indagato ha dichiarato che il contatto fisico sarebbe avvenuto tramite l’uso condiviso della tastiera del computer. Tuttavia, Marco Poggi ha dichiarato di non ricordare la presenza di Sempio in casa loro prima del 5 agosto, dettaglio che mette in dubbio la tesi della contaminazione accidentale.

Nel frattempo, emergono nuove ipotesi sulla dinamica dell’omicidio. Secondo la ricostruzione forense, Chiara sarebbe stata aggredita all’ingresso, poi trascinata all’interno e colpita nuovamente prima di essere spinta giù per le scale. Una modalità che suggerisce un’aggressione da parte di qualcuno conosciuto.

“Ignoto 1”, le perquisizioni e il possibile movente

La Procura ha anche identificato un possibile complice, definito “Ignoto 1”, il cui ruolo resta ancora da chiarire. Sono in corso perquisizioni nelle abitazioni di Sempio, dei genitori e degli amici Roberto Freddi e Mattia Capra. Inoltre, i carabinieri del RACIS stanno tracciando il profilo psicologico di Andrea Sempio, nel tentativo di comprendere se sia compatibile con un atto così violento.

Il caso Garlasco, dopo quasi 18 anni, potrebbe arrivare a una svolta inattesa. La verità su quanto accadde quella mattina d’estate potrebbe essere molto diversa da quella che fino a oggi la giustizia ha stabilito.

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