Fukushima: Il 24 agosto il Giappone inizierà a sversare in mare acqua contaminata

La decisione del governo giapponese di rilasciare in mare l’acqua contaminata della centrale nucleare di Fukushima ha suscitato polemiche e discussioni.

L’impianto colpito dal disastro sarà liberato di milioni di tonnellate d’acqua a partire da giovedì 24 agosto 2023.

Dopo aver ispezionato l’impianto e aver incontrato le associazioni di pescatori locali, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato il via libera alla fuoriuscita dell’acqua.

Anche il predecessore di Kishida come Ministro degli Esteri, Yoshihide Suga, aveva autorizzato la procedura nell’aprile del 2021.

Lo scarico in mare avverrà in un punto a circa un chilometro dalla costa giapponese, attraverso una condotta sottomarina costruita a questo scopo.

L’AIEA supervisionerà il processo, che dovrebbe durare fino all’inizio del 2050. Al ritmo di 500.000 litri evacuati al giorno

La polemica

Ma i Paesi vicini e gli ambientalisti si sono opposti al piano. Quando la Cina ha saputo della decisione, ha vietato le importazioni di cibo da 10 prefetture giapponesi e ha sospeso la pesca nell’area.

Hong Kong ha invece annunciato che imporrà immediatamente restrizioni alle importazioni di prodotti alimentari dal Giappone.

Ad esempio, organizzazioni ambientaliste come Greenpeace hanno criticato il piano giapponese per aver minimizzato i rischi di radiazioni.

La posizione dell’Aiea

Ma l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha approvato l’operazione, sostenendo che l’impatto radiologico sulle persone o sull’ambiente sarà insignificante.

L’agenzia ha specificato che le centrali nucleari attuano già questo processo e che durante la revisione sarà mantenuta una presenza in loco, consentendo la pubblicazione dei dati di monitoraggio in tempo reale, che saranno condivisi con la comunità globale.

I rischi

Ma il processo è sicuro? Prima di essere riversata in mare, riporta il Corriere della Sera, l’acqua viene sottoposta a un processo di filtrazione chiamato Advanced Liquid Handling System (ALPS). Questo processo rimuove la maggior parte delle sostanze radioattive. Tutte tranne una, il trizio.

Il trizio è un isotopo radioattivo che non può essere rimosso dall’acqua con le tecnologie esistenti.

Il trizio è un isotopo radioattivo, un radionuclide che si trova naturalmente nell’acqua di mare. Solo dosi elevate di trizio possono causare danni se inalate o ingerite.

In tutto il mondo, il trizio è stato regolarmente rilasciato nell’acqua dalle centrali nucleari e dagli impianti di ritrattamento, come quello di La Hague in Francia.