Un addio senza clamore: la rottura tra Francesca Pascale e Paola Turci
Nel mondo dello spettacolo e della politica, le storie d’amore spesso si chiudono sotto i riflettori. Non è stato così per Francesca Pascale e Paola Turci, che dopo il matrimonio celebrato nel 2022 hanno scelto il silenzio anche nel momento più delicato: la separazione.
Nessun comunicato ufficiale, nessuna dichiarazione plateale. Solo una discreta istanza di divorzio e un patto di riservatezza firmato da entrambe. Ma, come spesso accade, certi dettagli emergono comunque.
Il cane Lupo: affetto condiviso e scintilla del conflitto
Nel cuore del loro legame rimane Lupo, un meticcio che vive con Francesca Pascale ma è formalmente di proprietà di Paola Turci. Una presenza affettuosa che, nel tempo, è diventata anche il simbolo delle difficoltà irrisolte tra le due ex compagne.
Secondo quanto riportato da Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano, dietro la rottura si celano incomprensioni profonde. Pascale si sarebbe sentita “non amata”, mentre Turci avrebbe lamentato comportamenti manipolatori e un attaccamento eccessivo all’ex premier Silvio Berlusconi, figura ancora ingombrante nel vissuto dell’ex compagna.
Da “Belve” al divorzio: quando la tensione esplode
Il punto di rottura sarebbe arrivato dopo un’intervista televisiva di Pascale a “Belve”, che avrebbe irritato profondamente Turci. Solo un mese dopo, è proprio Pascale a depositare la richiesta ufficiale di separazione.
Nonostante la volontà di proteggere la privacy, alcuni dettagli emergono: la cessione a Pascale di un’abitazione a Fiesole del valore di circa 800mila euro e la gestione di Lupo, integrato in una casa già popolata da altri animali.

Le visite a Lupo e una condizione inaspettata
Paola Turci avrebbe espresso il desiderio di continuare a vedere il cane. Ma, secondo quanto riferito, l’organizzazione degli incontri sarebbe diventata complicata. Francesca Pascale avrebbe imposto una condizione particolare: l’ex compagna poteva vedere Lupo, ma restando in giardino.
Una scelta che avrebbe alimentato ulteriormente le tensioni tra le due, come rivelato da Pascale stessa a Lucarelli, rompendo parzialmente il silenzio imposto dal patto di riservatezza.
La versione di Francesca Pascale: “Non è andata così”
Pascale ha voluto difendersi, chiarendo i suoi motivi: “Paola aveva un appuntamento per vedere i cani ma non è venuta, aveva un impegno. La seconda volta uguale. La terza ho detto: vieni pure, ma resta in giardino. Non si è più presentata. A gennaio l’ho cercata molte volte, ma non rispondeva. Mi serviva il suo ok per una sedazione a Lupo, ma mi ha ghostata. Alla fine ho dovuto procedere lo stesso, per la salute del cane.”
Una dichiarazione che restituisce un quadro teso e complesso, in cui la gestione di un animale diventa anche lo specchio di emozioni non dette e ferite ancora aperte.
Un ultimo messaggio: “Può vedere Lupo quando vuole”
Nonostante tutto, Pascale chiude con un’apertura: “Se vuole, può vedere i cani, tutti. Lupo può anche portarlo con sé.”
Una frase che lascia intravedere una speranza di tregua, almeno per amore di quell’affetto condiviso che, in fondo, non si è mai spento del tutto.
L’amore finisce, ma i legami restano
La storia tra Francesca Pascale e Paola Turci è finita, sì, ma non senza lasciare tracce. Anche senza clamore mediatico, un divorzio può portare con sé silenzi pesanti, rancori sopiti e, a volte, l’imbarazzo di dover negoziare perfino le visite a un cane. Perché, alla fine, Lupo non è solo un animale: è un pezzo di una famiglia che non c’è più.