Fedez e Iovino, rissa al The Club: testimonianze agghiaccianti

La vicenda dell’aggressione a Cristiano Iovino, noto personal trainer e presunto ex amante di Ilary Blasi, si complica ulteriormente. Iovino, spesso citato come “l’uomo del caffè” a seguito delle dichiarazioni di Ilary Blasi nel suo docufilm su Netflix, è stato aggredito la notte del 22 aprile da un gruppo di 8-9 persone. Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, tra i presenti durante l’incidente vi sarebbe stato anche il rapper Fedez.

Coinvolgimento di Fedez e tifosi del Milan

Fedez, secondo testimoni citati dal quotidiano, era in compagnia di ultras del Milan e di una ragazza bionda, la stessa vista con lui durante una rissa avvenuta poche ore prima nel privé della discoteca The Club. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato l’aggressione a Iovino, raffigurando una violenta sequenza di calci e pugni che potrebbe configurarsi come una spedizione punitiva.

Dettagli della rissa in discoteca

Gli investigatori stanno cercando di identificare tutti i partecipanti alla rissa nel club, dove Fedez era presente con Christian Rosiello, noto ultras della Curva Sud e suo bodyguard, altri due ultras e il rapper Taxi B. Dopo l’intervento della security, tutti gli implicati sono spariti. Si ipotizza che una frase inopportuna di Iovino nei confronti della ragazza bionda potrebbe aver scatenato gli eventi.

Contesto e conseguenze del pestaggio

Dopo la rissa, Iovino ha contattato telefonicamente Fedez, proponendo un incontro. In risposta, Iovino ha mobilitato alcuni amici ultras della Lazio, che a loro volta hanno chiamato conoscenti della tifoseria interista, creando un’insolita alleanza dato il contesto di rivalità calcistica. Secondo i vigilantes presenti, Fedez è stato visto anche durante il pestaggio. Tuttavia, il rapper non è al momento indagato, e dal suo entourage non è giunto alcun commento specifico, se non la conferma della sua non implicazione nelle indagini.

Questo intricato intreccio di eventi lascia aperte molte questioni, e sembra che la vicenda sia tutt’altro che conclusa.