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Garlasco, svolta nel caso Chiara Poggi: «Andrea Sempio era presente al momento dell’omicidio» secondo la Procura

Delitto di Garlasco, incidente probatorio decisivo: focus sul Dna e nuove analisi nel caso Chiara Poggi

La riapertura del caso Garlasco: un passo cruciale verso la verità

Si apre oggi a Pavia un’importante udienza relativa all’incidente probatorio sul delitto di Garlasco, un atto giudiziario che potrebbe segnare una svolta fondamentale nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Questo procedimento ha lo scopo di garantire l’utilizzabilità legale di nuove prove tecniche e biologiche, cruciali per verificare l’eventuale coinvolgimento di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e attualmente indagato.

Analisi del Dna: la chiave dell’incidente probatorio

Al centro dell’incidente probatorio c’è la comparazione del Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi con quello di Andrea Sempio. Queste analisi genetiche saranno condotte da Denise Albani, genetista della Polizia Scientifica e allieva del noto esperto Emiliano Giardina. Si tratta di una verifica tecnica che potrebbe consolidare, o escludere, le responsabilità di Sempio nell’omicidio.

Non si tratta solo di una conferma delle vecchie perizie: l’obiettivo è rivalutare, con metodi aggiornati, anche i campioni raccolti nel 2007 e in passato ritenuti inconcludenti. Tra questi vi sono un tappetino da bagno, confezioni di tè e cereali, yogurt, biscotti e altri oggetti trovati nella villetta teatro del delitto.

Rianalisi dei reperti e impronte digitali non attribuite

Oltre al Dna, saranno esaminate anche impronte digitali mai attribuite, tramite l’intervento del perito Domenico Marchigiani, specialista in dattiloscopia. Verranno analizzati anche oggetti recuperati di recente nel canale di Tromello, dove potrebbero essere stati gettati materiali rilevanti per l’inchiesta. Un’altra novità è l’analisi dei cosiddetti para-adesivi delle impronte, che potrebbe rivelare nuovi profili genetici utili all’identificazione del colpevole.

Il ruolo della Procura di Pavia e della giudice Garlaschelli

L’intero iter è coordinato dalla Procura di Pavia, che ha riaperto le indagini sulla base di nuovi elementi biologici. A sovrintendere l’incidente probatorio è il giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli, che ha accolto la richiesta degli inquirenti per procedere con una raccolta probatoria blindata, da poter eventualmente utilizzare in sede processuale.

Le nuove ipotesi investigative: Andrea Sempio al centro delle indagini

La Procura lavora sull’ipotesi che Andrea Sempio, all’epoca amico stretto del fratello di Chiara, possa essere coinvolto nell’omicidio, in concorso con altri o come esecutore materiale. L’attenzione è puntata su tracce di Dna maschile compatibili con il suo profilo, trovate sotto le unghie della giovane vittima, e su impronte digitali rimaste senza nome per oltre 15 anni.

La difesa di Sempio continua a sostenere che il suo Dna sia finito lì in modo accidentale, perché spesso frequentava la casa dei Poggi e utilizzava il computer per giocare ai videogiochi. Tuttavia, la nuova valutazione scientifica potrebbe chiarire definitivamente se il contatto tra Sempio e la vittima sia compatibile con una semplice frequentazione domestica o con una colluttazione avvenuta durante l’aggressione.

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