Quando si parla di conclave, l’immaginario collettivo tende a concentrarsi sulla suspense dell’elezione papale, sulle votazioni nella Cappella Sistina e sulla celebre fumata bianca. Ma pochi si soffermano su un dettaglio che rende l’esperienza ancora più umana: cosa mangiano i cardinali nei giorni in cui sono chiusi in Conclave?
La risposta, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non include grigliate abbondanti, parmigiana filante o cavatelli ai frutti di mare. A svelarlo è stato il portale specializzato La Cucina Italiana, che ha raccontato come l’alimentazione durante il Conclave sia in realtà sobria, regolata e strettamente controllata.
Una dieta equilibrata e senza eccessi, come quella di Papa Francesco
Secondo quanto riportato dal sito, il menù previsto per i cardinali durante la loro permanenza nella Domus Sanctae Marthae, dove alloggiano durante il Conclave, è ispirato allo stile sobrio e moderato seguito anche da Papa Francesco.
La giornata alimentare dei cardinali si articola in tre pasti principali:
- Una colazione leggera, senza eccessi, per iniziare la giornata con sobrietà.
- Un pranzo completo che include un primo piatto come risotto o pasta, a volte accompagnati da carni bianche o pesce, verdure fresche e frutta, spesso provenienti dagli orti del Vaticano. Il pane è rigorosamente fresco e preparato ogni giorno.
- Infine, la giornata si conclude con una cena frugale, pensata per non appesantire troppo, specialmente nei momenti di riflessione e discernimento.
Dolci solo la domenica e vino in quantità controllata
Nonostante la sobrietà del regime alimentare, una piccola concessione è prevista per la domenica: in quel giorno speciale è infatti consentito servire un dolce da forno, generalmente torte semplici e tradizionali. Un modo discreto per rendere più umana l’esperienza di chi è chiamato a compiere una delle scelte più importanti per la Chiesa cattolica.
Quanto alle bevande, ogni giorno è concesso un bicchiere di vino, ma è assolutamente vietato l’uso di superalcolici. La moderazione è la parola d’ordine anche a tavola, e tutto è regolamentato nei minimi dettagli.
Niente cibo da asporto: il rischio di messaggi segreti
Una curiosità interessante riguarda le rigidissime regole di sicurezza legate al cibo: non è consentito introdurre alimenti dall’esterno, neanche come semplice gesto di cortesia. Il motivo è tutt’altro che banale: si teme che eventuali cibi esterni possano contenere messaggi nascosti destinati ai cardinali elettori, compromettendo così la segretezza del Conclave.
Per evitare ogni possibile violazione del protocollo, tutto il cibo viene preparato e servito all’interno del Vaticano, da personale selezionato e sottoposto a controlli rigorosi. Ogni dettaglio è finalizzato a garantire massima riservatezza e concentrazione, elementi fondamentali in un momento così delicato.
Quando inizia il Conclave e cosa succede ogni giorno?

Il Conclave prenderà il via mercoledì 7 maggio, data in cui è prevista la prima votazione ufficiale. A partire dal giorno successivo, si entrerà nel vivo con quattro votazioni giornaliere, suddivise in due sessioni:
- Due al mattino
- Due nel pomeriggio
L’obiettivo, com’è noto, è raggiungere il consenso dei due terzi degli elettori, che devono convergere sul nome di un solo candidato per eleggere il nuovo Pontefice. Fino a quel momento, i cardinali resteranno isolati dal mondo esterno, guidati dal discernimento spirituale… e sostenuti da un’alimentazione pensata per favorire lucidità e concentrazione.
Dalla mensa alla fumata bianca: il dolce della domenica porterà il nuovo Papa?

È curioso pensare che, mentre tutto il mondo attende col fiato sospeso la fumata bianca, i cardinali possano ritrovarsi a gustare una semplice fetta di torta domenicale, magari dopo aver trovato l’accordo sul futuro leader della Chiesa.
Chissà se sarà proprio dopo il dolcetto della domenica che lo Spirito Santo ispirerà la decisione finale. Intanto, nel silenzio della Cappella Sistina, tutto è pronto per uno degli eventi più solenni e affascinanti del mondo cattolico.