Sabato 7 giugno, Rai 1 ha inaugurato il suo nuovo sabato sera con il debutto ufficiale del game show Chi può batterci?, già testato in anteprima lo scorso settembre.
Il programma, rinnovato nella formula e nei toni, punta su un format che unisce la leggerezza dell’intrattenimento all’adrenalina della sfida. In studio, cinque personaggi famosi – tra cui Marco Liorni, anche conduttore – si mettono in gioco contro 100 concorrenti “nip”, ossia persone comuni ma agguerritissime. A fare da arbitro imparziale e guida vocale, la misteriosa voce off di “Franky”, che detta le domande e proclama i vincitori di ogni manche.
Tra gli ospiti vip della prima puntata: Max Tortora, Natasha Stefanenko, Massimo Ghini, Gloria Guida e Francesca Manzini. Ecco chi ha convinto e chi ha lasciato a desiderare in questa prima uscita, attraverso le nostre pagelle.
Natasha Stefanenko sorprende per energia e ironia – Voto: 8
Tra le protagoniste più brillanti della serata, Natasha Stefanenko ha dimostrato spirito competitivo e un’ironia disarmante. Sempre coinvolta, empatica con i compagni di squadra e concentrata, ha dato il meglio di sé anche nei momenti più leggeri. I suoi commenti spontanei, a tratti spiazzanti, hanno strappato più di una risata. Emblematica la battuta sul reggiseno di Sabrina Salerno o quella sulla voce di Valeria Marini. Natasha ha saputo essere vera, senza forzature, perfettamente a suo agio nel gioco televisivo. Promossa a pieni voti.
Massimo Ghini, il carisma non basta – Voto: 6
Attore esperto e volto amato dal pubblico, Massimo Ghini è apparso sottotono. Aprire la puntata avrebbe dovuto dargli un ruolo di spicco, ma la sua presenza è rimasta marginale. Poche battute, qualche sorriso di circostanza, ma nessuna vera scintilla. Come si direbbe a scuola, “è bravo, ma non si applica”. Il carisma c’è, ma non viene sfruttato a pieno. Un 6 politico, in attesa di rivederlo più motivato.
Francesca Manzini: talento naturale, ma un po’ troppo teatrale – Voto: 7
La showgirl e imitatrice romana ha mostrato tutta la sua esperienza e sicurezza sul palco. Capace di calamitare l’attenzione senza prevaricare, Manzini si è inserita perfettamente nei ritmi del gioco, regalando anche momenti di leggerezza con le sue imitazioni. Tuttavia, in alcuni passaggi, è sembrata eccessivamente caricaturale, come se non riuscisse a staccarsi dalla maschera comica anche quando il contesto lo richiederebbe. Un dettaglio che non compromette però il suo ottimo rendimento generale.
Max Tortora, maestro di comicità con il minimo sforzo – Voto: 9
Il vero fuoriclasse della serata è stato Max Tortora. Apparentemente defilato, riesce a rubare la scena con poche parole e gesti misurati. Il suo umorismo sottile, fatto di ironia sorniona e improvvise imitazioni (da Franco Califano a Rocky), è garanzia di successo. Anche quando sbaglia le risposte, lo fa con uno stile unico. Non c’è bisogno di effetti speciali quando il talento comico è autentico. Il suo 9 è meritatissimo.
Gloria Guida, presenza elegante ma impalpabile – Voto: 4
Icona del cinema italiano, Gloria Guida non riesce a emergere nel contesto del game show. Pochi interventi, nessuna battuta memorabile, e un approccio troppo discreto per un programma che richiede vivacità. Elegante e composta, ma quasi invisibile. La sua performance si perde tra le altre, e purtroppo non basta l’eleganza per bucare lo schermo. Rimandata.
Marco Liorni, il conduttore che non ti aspetti – Voto: 8
Chi si aspettava un Marco Liorni rigido e fuori posto in un contesto da sabato sera dovrà ricredersi. Il giornalista e volto rassicurante di Reazione a Catena mostra di saper gestire con equilibrio e ritmo uno show corale. Non forza mai i toni, mantiene la compostezza, ma sa anche lasciarsi andare quando serve. Un conduttore che ricorda il miglior Carlo Conti per garbo e discrezione. Un’ottima prima, che lascia presagire un futuro da protagonista anche in prima serata.
Andrea Mormelli, l’inaspettata rivelazione – Fuori concorso
Il momento più divertente della serata arriva da un volto ignoto: Andrea Mormelli, ex bambino della celebre canzone Mi scappa la pipì. Oggi adulto, è protagonista di un momento irresistibile, in cui ironizza sul proprio passato televisivo con brillante autoironia. “Ho fatto più Sanremo dei Maneskin”, dice sorridendo. Mormelli è la dimostrazione che anche un ospite senza esperienza può diventare virale se ha il dono della simpatia naturale.
Il format funziona? Decisamente sì – Voto: 8
In un panorama televisivo spesso dominato da liti, trash e gossip, Chi può batterci? sceglie la strada opposta e ne esce vincente. Il gioco è centrale, il clima è disteso, il ritmo non cala mai. Nessuna provocazione forzata, nessuna esasperazione: solo intrattenimento, leggerezza e partecipazione attiva del pubblico. Il mix tra vip e concorrenti comuni dà vita a dinamiche inedite e coinvolgenti. Ora la parola passa agli ascolti, ma il primo impatto è decisamente positivo.