Biagio Antonacci nasce e cresce a Rozzano, un comune della periferia di Milano. Suo padre è originario della Puglia, e in casa si respirano forti influenze del Sud.
Sin da bambino, Biagio sviluppa una profonda passione per la musica, iniziando a suonare la batteria all’interno di gruppi musicali locali. Allo stesso tempo, però, porta avanti un percorso scolastico tecnico, diplomandosi come geometra. Con un pizzico di ironia, si definiva “un geometra timido”.
Dalla divisa dei Carabinieri all’incontro che cambia tutto
Dopo gli studi, decide di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Frequenta la scuola a Torino e presta servizio nella cittadina di Garlasco. È proprio lì che avviene un incontro determinante per il suo futuro: conosce Ron, celebre cantautore, che resta colpito dalla sua voce e lo introduce a Gaetano Curreri degli Stadio. Quest’ultimo gli offre una delle prime occasioni concrete: aprire un suo concerto.
Il debutto a Sanremo e i primi passi nell’industria musicale
Nel 1988 partecipa tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo con il brano “Voglio vivere un attimo”. Anche se non raggiunge subito la notorietà, l’esperienza lo porta a firmare un contratto discografico.
Il vero successo, tuttavia, arriva qualche anno dopo: nel 1992 scrive brani per grandi interpreti come Mia Martini, Mietta e Raffaella Carrà. La svolta definitiva arriva con la partecipazione al Festivalbar e il brano “Liberatemi”, che lo consacra al grande pubblico.
Carriera da record, senza formazione accademica
A differenza di molti colleghi, Biagio Antonacci non ha mai studiato musica in modo accademico, né ha seguito corsi di canto.
Tutto quello che ha costruito lo deve alla sua determinazione, alla creatività e alla forza dei sogni. “Quando cresci in periferia e non hai molto attorno, inizi a fantasticare. E i sogni diventano persino più grandi del talento”, ha dichiarato. Oggi può vantare 28 album pubblicati e milioni di copie vendute, oltre a una lunga serie di concerti in tutta Italia.
La sfera privata tra amore, figli e rimpianti
Oggi, al fianco di Biagio c’è Paola Cardinale, sua compagna da anni. Una relazione lontana dai riflettori, vissuta con discrezione. “Non abbiamo un legame formale”, ha dichiarato in una rara intervista. Dalla sua vita privata emergono anche riflessioni profonde sul rapporto con i figli, Paolo, Giovanni e Carlo. “Ho dei rimpianti con loro”, ha ammesso con sincerità, lasciando intravedere le fragilità di un uomo che, nonostante il successo, ha dovuto fare i conti con il peso delle scelte personali.