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Berrettini fuori da Roma 2025: è di nuovo colpa degli addominali?

Berrettini fuori da Roma 2025: è di nuovo colpa degli addominali?

Un’altra giornata amara per Matteo Berrettini, costretto al ritiro durante il terzo turno degli Internazionali di Roma 2025. Il tennista italiano, impegnato in un match difficile contro Casper Ruud, ha dovuto abbandonare il campo del Foro Italico dopo aver perso il primo set per 7-5 e subito un break a inizio del secondo parziale. Un gesto rapido verso il suo box, la stretta di mano con l’avversario e poi le lacrime: segni inequivocabili di chi ha già capito che il problema è tornato, probabilmente ancora agli addominali.

Un infortunio che si ripete: il punto debole degli addominali per Berrettini

I sospetti ricadono su un’area del corpo che ha più volte segnato negativamente la carriera del campione romano: gli addominali. Una zona già compromessa in passato, che lo ha costretto a pause forzate, rinunce importanti e rientri a mezzo servizio. Anche se non ci sono conferme ufficiali sul tipo di infortunio, le immagini del match e la reazione del giocatore sembrano lasciare pochi dubbi.

Non è la prima volta che l’ex finalista di Wimbledon si trova a fronteggiare uno stop per problemi fisici proprio quando stava cercando di rilanciarsi nel circuito ATP. Questa volta, l’amarezza è doppia: giocava in casa, davanti a un pubblico caloroso che avrebbe voluto vederlo protagonista fino in fondo nel torneo.

Una partita combattuta, interrotta dal dolore

Fino al momento del ritiro, la partita era stata intensa e aperta. Berrettini ha giocato a viso aperto, cercando di tenere testa a Ruud con la sua solita combinazione di potenza e determinazione. Ma all’inizio del secondo set il suo fisico ha nuovamente alzato bandiera bianca. Un déjà-vu doloroso per il tennista e per i suoi tifosi, che hanno assistito all’ennesimo ostacolo in una carriera spesso frenata dagli infortuni.

Il problema fisico è arrivato nel momento meno opportuno, proprio mentre Berrettini sembrava ritrovare fiducia e ritmo dopo mesi difficili. La sua classifica ATP era in risalita, e il match con Ruud poteva rappresentare un ulteriore passo verso il ritorno tra i top player.

Un talento mai messo in discussione, ma il corpo tradisce ancora

Nessuno mette in dubbio le qualità tecniche e mentali di Matteo Berrettini: servizio potente, diritto devastante e una mentalità vincente che lo ha portato, nonostante tutto, a raggiungere risultati importanti. Ma il suo più grande avversario, da anni, è il corpo stesso.

Gli infortuni muscolari, in particolare quelli agli addominali, sono diventati una costante nel suo percorso professionale. Hanno interrotto slanci, impedito continuità e minato la possibilità di costruire una carriera stabile ai vertici del tennis mondiale. Eppure, nonostante tutto, Berrettini ha sempre mostrato il sorriso, affrontando ogni caduta con grinta e resilienza.

Il gesto di Ruud e l’applauso del Foro Italico: il tennis ha bisogno di Berrettini

Al termine del match, Casper Ruud ha dato prova di grande sportività. Prima di uscire dal campo, si è avvicinato alla telecamera e con un pennarello ha scritto un messaggio rivolto al collega italiano: “Mi dispiace, riprenditi presto”. Un gesto toccante che ha ricevuto l’applauso caloroso del pubblico romano, consapevole di quanto il tennis italiano e mondiale abbia bisogno di un giocatore come Matteo.

Il Foro Italico ha salutato Berrettini con affetto e rispetto, augurandosi che questo nuovo stop non sia l’ennesimo capitolo di una carriera tormentata, ma piuttosto un ostacolo momentaneo da superare, ancora una volta, con determinazione.

Berrettini, un campione che non molla mai

Il ritiro di Matteo Berrettini dagli Internazionali d’Italia 2025 rappresenta l’ennesima battuta d’arresto in una carriera brillante ma spesso interrotta. Se sarà ancora una volta colpa degli addominali, lo diranno gli esami. Ma una cosa è certa: il cuore, la classe e la forza mentale di questo atleta non sono mai venuti meno.

Il mondo del tennis, e i tifosi italiani in particolare, sperano di rivederlo presto in campo, competitivo e in forma. Perché il tennis ha davvero bisogno di lui. E noi siamo pronti ad accoglierlo ogni volta che tornerà.

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